Intervista esclusiva del “Corriere dello Sport” al patron della Fiorentina Rocco Commisso. L’italo-americano si racconta tra progetti e sogni. Si inizia dalla spinosa questione Chiesa: “Non ho voluto disturbare lui e la sua concentrazione. Per lo stesso motivo non ho chiamato il padre, lo avrei distratto di rimbalzo. Era impegnato in un Europeo importantissimo, sarei stato inopportuno. Io dico solo che ho fiducia di poterlo tenere con noi, di trasformarlo in bandiera e costruirgli una squadra attorno. E’ un figlio del settore giovanile, il simbolo di una squadra e già un volto azzurro: siamo orgogliosi.
Sull’organigramma della società, Commisso svela: “Antognoni è la nostra bandiera, un pezzo di passato glorioso. E anche di presente. Il nostro valore aggiunto sarà quello di essere una squadra. A Natale quando scrivo ai miei 4500 dipendenti in Mediacom comincio sempre con “Dear Family Mediacom“, perché è un mio modo di vedere le cose. C’è Barone che sarà amministratore delegato, Antognoni, club manager e punto di riferimento, Pradè, uomo mercato e Montella allenatore”. E su Batistuta aggiunge: “Con Gabriel abbiamo parlato e continueremo a farlo. Se ci saranno le condizioni giuste sarà con noi”.
Amore a prima vista con Firenze e la società: “Pradè l’ho conosciuto appena arrivato. Abbiamo parlato a lungo, conosce molto bene le dinamiche del pallone. E’ un gran lavoratore, ci siamo piaciuti subito. Stesso discorso con Vincenzo. Visto, sentito e preso. Sono certo di aver fatto la scelta giusta”. Commisso non si aspettava un’accoglienza come questa: “E come potevo saperlo? Ma soprattutto lo stesso calore è stato riservato a mia moglie. Lei ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta della squadra. Mi ha detto: compriamola in una bella città. Avevo vissuto emozioni bellissime a Firenze durante il Mondiale del 2006″.
Commisso ha assistito alla finale del Calcio Storico Fiorentino: “E’ stato bellissimo. Un viaggio incredibile nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di Firenze”.
La squadra femminile dell’Italia sta facendo benissimo al Mondiale: “Sono molto contento per il loro cammino. Siamo davanti a delle atlete straordinarie, non posso che fare loro un in bocca al lupo gigantesco”.
Tornando al closing per la Fiorentina, Commisso aggiunge: “Gli affari migliori li ho fatti così “fast, fast“. Se la Fiorentina fosse retrocessa forse non sarei stato qui. La precedente proprietà non mi ha parlato di accordi e niente. Quindi mi fido”.
Di mercato non si parla. Commisso è già diventato un idolo con le sue smentite: “Fake news“.
Sul futuro della Fiorentina, Commisso conclude: “Firenze merita una grande squadra. Bella, per rincorrere il desiderio di vincere sempre. Senza sogni non si vive. Sogno, in un tempo che non posso quantificare, di portare la Fiorentina a lottare anche per lo scudetto per interrompere l’egemonia della Juventus. Io sono pronto a metterci i soldi e il cuore, ma non faccio promesse”.