Sassari Latte Dolce, confermato il faro della mediana Daniele Bianchi

Il faro della mediana biancoceleste, Daniele Bianchi, mente e diga del centrocampo di mister Stefano Udassi, grande protagonista della scorsa storica stagione, sceglie di proseguire la sua avventura in maglia sassarese
CalcioWeb

Il faro della mediana biancoceleste, Daniele Bianchi, mente e diga del centrocampo di mister Stefano Udassi, grande protagonista della scorsa storica stagione, sceglie di proseguire la sua avventura in maglia sassarese e si prepara a vivere un’altro campionato nel segno dell’impegno costante, della professionalità e della ricerca della prestazione migliore possibile. Centrocampista, nato a Sassari il 21 luglio del 1988, è la settima pedina dello scacchiere biancoceleste 2019-’20. Stay tuned.

Daniele Bianchi, centrocampista del Sassari calcio Latte Dolce: «A cosa penso se torno indietro alla stagione appena conclusa? In una sola parola: squadra, in tutte le componenti. Le cose più importanti sono state l’unione di intenti, la forza di costruire la classifica allenamento dopo allenamento e i valori all’interno del gruppo. Senza grandi obiettivi dichiarati, se non con quello di sentirci dei professionisti migliorati alla fine della stagione. Sono soddisfatto. Ho trovato le condizioni ottimali per dare il mio contributo: da quelle tecniche e tattiche a quelle umane. Penso che un giocatore, al di là di tutte le variabili, debba trovare il contesto giusto per esprimersi, alle volte adattandosi alle contingenze e altre volte con la fortuna di trovarle già allineate. Questo a partire dai compagni per arrivare allo staff tecnico, medico e societario: il giocatore è valorizzato se il contesto lo permette, perché il giocatore singolo ha una valenza specifica bassa, la squadra e il contesto lo moltiplicano. Sono tra i più esperti e spetta proprio a noi cosiddetti grandi il compito di creare le condizioni migliori per la crescita dei ragazzi più giovani e per l’inserimento dei nuovi che arriveranno, il tutto naturalmente conservando intatti i valori del gruppo. Ogni anno un nuovo punto di partenza, con l’obiettivo finale di essere migliorati sotto tutti i punti di vista. C’è tanta voglia di ricominciare, c’è voglia di prepararsi per arrivare agli step successivi e c’è tanta voglia di tornare in campo.. che poi alla fine, è l’unica cosa che conta».