Arrigo Sacchi: “Io allenatore senza essere stato calciatore? Anche i fantini non sono stati cavalli”

Arrigo Sacchi, ospite al meeting di Rimini attacca il sistema. Pesanti dichiarazioni dell'ex allenatore del Milan e della Nazionale
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“Ho dato la mia vita al calcio, pur non avendo mai giocato a calcio: allenare senza essere mai stato un calciatore? Non è un paradosso, anche il fantino non è mai stato un cavallo…”. Esordisce così Arrigo Sacchi, ex ct della Nazionale e allenatore del Milan stellare, al Meeting di Rimini. Sacchi precisa: “Il vantaggio di non avere un passato è che si guarda solo al futuro e così si possono portare idee nuove. Il calcio non parte dei piedi ma dalla mente. Ma in Italia, andare controcorrente è davvero dura, cercano sempre di affossarti”, afferma.

Le squadre di Sacchi attaccavano e il tecnico prosegue su questa linea: “La novità che ho portato nel calcio italiano è stata quella di far correre i miei calciatori in avanti anziché all’indietro. L’ultima volta che noi italiani abbiamo giocato in attacco, risale all’impero romano. Abbiamo fatto in difesa anche le guerre, come sul Piave…”. Poi sottolinea come sia “fondamentale l’etica del collettivo contro il protagonismo individualista: io ho sempre allenato la squadra, mai il singolo”.