“Polemiche Var in Serie A? Anche da noi c’è stata qualche polemica e forse con la Var sarebbe stata superata. E’ chiaro che è uno strumento che, come tutte le cose, va perfezionato nel tempo, ma la tecnologia è qualcosa che nell’attività umana aiuta e non toglie”. Parla così, all’Adkronos, il presidente della Lega B Mauro Balata. “Anche gli arbitri con in testa il Presidente Nicchi e l’appoggio totale della Figc e del Presidente Gravina, oramai sono tutti motivati e assolutamente strutturati sull’utilizzo di questa tecnologia e vogliono proseguire con questa esperienza, cosa che vogliamo assolutamente anche noi. L’abbiamo iniziata per primi in Europa come Lega B, già dalla fine del campionato scorso con play-off e play-out, e adesso stiamo partendo con la fase sperimentale che è prevista dai regolamenti Ifab. Discuteremo poi le tempistiche di attuazione definitiva in Assemblea, dobbiamo vedere come andrà la fase sperimentale, abbiamo una serie di attività già in corso, dovremo monitorare i primi mesi per vedere se ci sono delle criticità nei vari campi, ma sono cose che sono state fatte anche in Serie A quando si è partiti. E’ un risultato straordinario che abbiamo raggiunto per primi in Europa ed è motivo di grande orgoglio per me e la Lega di B. Appena possibile l’avremo in campo in via strutturale. Il percorso del Var nei play-off e play-out devo dire che ci ha dato grandissime soddisfazioni e nessun tipo di problema. Tutti sono stati estremamente soddisfatti e questo è un dato significativo”.
“Tommasi dice che devono giocare i giovani perché lo meritano? Da noi è per forza così. La competitività del campionato, che perdura dall’inizio alla fine della stagione, spinge le società ad avere i migliori in campo, questo necessariamente comporta una selezione con giovani che si affermano -prosegue Balata-. L’anno scorso ne è un esempio Tonali del Brescia che è poi approdato in Nazionale e ora ha iniziato il campionato di Serie A. I giocatori bravi devono giocare, su questo concordo con Tommasi, d’altra parte è un po’ quello che succede all’estero, li fanno subito giocare a prescindere dall’età. E’ fondamentale per il movimento e la crescita delle Nazionali. In Consiglio federale c’è grande sensibilità sul tema, e da parte nostra c’è la volontà di fare sempre di più per far si che i giovani bravi abbiano la possibilità di giocare in pianta stabile. Ma io mi riferisco anche ai tecnici, abbiamo quest’anno tre ex campioni del mondo: Oddo, Nesta e Inzaghi, e anche l’onore di avere Ventura, l’ex ct della Nazionale, che ha dato un’impronta di grande qualità che si è vista subito alla Salernitana. Noi sposiamo la tesi che chi è bravo ed ha le qualità e le capacità deve essere premiato. Abbiamo visto i risultati incredibili della prima giornata, il Pordenone che si è imposto su una delle squadre più importanti, il Frosinone, poi la Juve Stabia che ha dato del filo da torcere ad una delle favorite che è l’Empoli, e anche il Pisa contro il Benevento hanno fatto una grande partita. Questa caratteristica della competitività e della imprevedibilità è uno dei nostri fiori all’occhiello. La selezione va fatta distinguendo tra giocatori bravi e capaci e se sono italiani hanno il diritto di essere valorizzati come fanno le nostre società e vogliamo perseguire questo tipo di politica”.