Stadio Scida, la Soprintendenza nega l’utilizzo delle strutture amovibili: la nota del sindaco

Situazione delicata per lo stadio Scida in visa dell'inizio del campionato per il Crotone
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Novità importanti nelle ultime ore sul Crotone, la Soprintendenza archeologica ha negato l’autorizzazione all’utilizzo delle strutture amovibili dello stadio Ezio Scida ed ha chiesto lo smantellamento. Era stato accolto il ricorso di Comune e Fc Crotone proprio contro il diniego della Soprintendenza ed adesso questa decisione è arrivata malgrado la sentenza del Tar Calabria del 26 giugno 2019. Secondo i giudici del Tar “le strutture non insistono sull’area vincolata direttamente per essere custode dei reperti archeologici, ma sono solo su area limitrofa sulla quale dal 1981 grava vincolo ‘indiretto’ in quanto fascia di rispetto alla prima”. Il soprintendente Mario Pagano ha rinnovato la sua richiesta di smantellamento delle tribune amovibili- Pagano, nella lettera di diniego, scrive “e’ in corso un articolato programma di valorizzazione (Antica Kroton) che e’ stato avviato e che sara’ esteso anche all’area provvisoriamente occupata dalle tribune temporanee”.

“Con un tempismo ad orologeria, alla vigilia del primo appuntamento ufficiale della stagione calcistica, arriva da parte della Soprintendenza Archeologica la diffida allo smontaggio delle strutture amovibili dello stadio Ezio Scida. Evidentemente qualcuno o qualcuna non gradisce che il derby con il Cosenza si giochi allo stadio Ezio Scida”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Crotone Ugo Pugliese. “Ho gia’ dato mandato agli avvocati – prosegue Pugliese – per i relativi atti per ribadire le nostre ragioni gia’ ampiamente dettate dalle sentenze del Tribunale amministrativo regionale e ribadite dal Consiglio di Stato. Spero sia uno degli ultimi regali di questo Governo che su questo territorio non ha portato che problemi, che ci hanno visto e ci vedono togliere tempo alla attivita’ amministrativa per inseguire contenziosi che tra l’altro ci provengono da altri Enti”. “Mi rammaricai all’epoca della sentenza, positiva per il Comune – sostiene ancora il sindaco Pugliese – di aver dovuto sostenere un contenzioso con una altra istituzione ma, evidentemente, non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire e continua sulla stessa strada. Errare e’ umano ma perseverare e’ diabolico. Questo e’ sintomatico del non voler risolvere i problemi ma di volerli creare volutamente e scientemente ai danni di un territorio che per avere i suoi diritti, ogni volta deve lottare con le unghie e con i denti. Abbiamo affrontato questi muri ideologici nel passato e continueremo a farlo anche adesso. Ne avremmo volentieri fatto a meno. Auspico che veramente sia l’ultimo atto, l’ultimo colpo di coda di chi ha dimostrato di non amare questo territorio”.