Fiorentina, Commisso show: la gara contro la Juve, il futuro di Chiesa e lo stadio

Il presidente della Fiorentina Commisso scatenato, le indicazioni sul club viola, dal futuro di Chiesa allo stadio
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“Saro’ al ‘Franchi’ per Fiorentina-Juventus, ora pero’ devo tornare in America per affari. Dalla squadra al mister, da Prade’ a Joe Barone, tutti hanno il mio supporto. Almeno fino ad oggi (ride, ndr.)”. Sono le dichiarazioni del presidente e proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, in un’intervista concessa al quotidiano ‘Corriere Fiorentino’. “Come ho fatto per trattenere Federico Chiesa? Molto semplice, gli ho detto: ‘No, non si puo” – ha aggiunto Commisso – Con me e’ sempre bravissimo, sempre rispettoso con me e con mia moglie. Sia qui che a New York. Ognuno ha la sua personalita’. Io sono uno che grida, lui e’ piu’ quieto. Sogno di avere in squadra piu’ italiani che possano partecipare alla nostra Nazionale”. Sullo stadio: “Serve che tutti aiutino la Fiorentina e la citta’ a fare qualcosa, a spendere soldi in questo Paese. Noi vorremmo portare turisti che vengono da ogni parte del mondo allo stadio. Wembley era un monumento nazionale ed e’ stato buttato giu’, cosi’ come quello degli Yankees. Qui non si vuole demolire nulla, ma se non si fa qualcosa per migliorare il ‘Franchi’ puo’ darsi che tra un po’ non esistera’ piu’ comunque”. 

iniziativa Fiorentina Perugia
Jennifer Lorenzini/LaPresse

“Perche’ chi potra’ mantenerlo? La ristrutturazione dello stadio e’ un compromesso ed e’ importante che si capisca. Il mio primo obiettivo sarebbe naturalmente uno stadio nuovo, qualcosa di molto bello. Percio’ lavorare sul ‘Franchi’ e’ un grande compromesso in cui comunque spenderei dei soldi. Le mie tre parole d’ordine sono: ‘fast, fast, fast’, giusto prezzo e control, control, control. Io sto per investire del denaro e non lo posso fare se qualcun altro ha il controllo della situazione. Pero’ quando un investimento e’ giusto, io voglio fare fast. La mia preferenza e’ fare qualcosa di nuovo ma se poi lo faccio si crea il problema del ‘Franchi’. E il ‘Franchi’ e’ un monumento che va salvaguardato”. “Noi non vogliamo che i nostri tifosi debbano bagnarsi quando piove o stiano sotto il sole. Io voglio stadi per famiglie, per bambini, dove le donne possono andare – ha proseguito Commisso – Non voglio razzismo di alcun genere. Ne’ quello rivolto ai meridionali, ne’ quello della pelle”.

“A quando la decisione finale sullo stadio? Qualche mese, spero entro l’anno. Io dico solo che non sono venuto qui per fare business sul calcio, non ho bisogno del calcio per fare soldi. Noi vogliamo fare i giusti investimenti, lasciare qualcosa di buono e fare veloce. Adesso vediamo che succede…”. Infine un’ultima considerazione Commisso la fa sulla Lega calcio. “Joe Barone mi dice che e’ un gran casino li’, un giorno ci andro’ ma quando torno vengo a vedere le partite, a stare coi miei giocatori. La Lega non e’ importante per me”. 

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