Fiorentina, campo e mercato: le parole in conferenza di Pradé e Barone

L'arrivo di Commisso, un mercato così così e le prime due sconfitte in campionato: le parole in conferenza di Pradé e Barone

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Non solo Commisso. A fare il punto sul mercato della Fiorentina, nella conferenza stampa odierna, sono il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradé e il braccio destro del presidente Joe Barone.

PRADE

“Ho sempre chiesto pazienza e oggi aggiungo anche comprensione. Abbiamo scelto di puntare sui giovani, che sono piantine che vanno annaffiate. Mi dispiace ad esempio che tutti si siano soffermati sull’errore di Ranieri a Genova, ma è un giocatore forte che ha bisogno di crescere. Come lui abbiamo 8 giocatori che vengono dal vivaio, non ce l’ha nessuno in Europa e abbiamo l’età media più bassa. Sul mercato abbiamo preso giocatori esperti per aiutarli. Il saldo del mercato è di circa 5 milioni negativo, considerando le operazioni in uscita che abbiamo dovuto fare con incentivi all’esodo e premi valorizzazione. Il presidente mi ha dato un budget di spesa più alto, ma come gli ho sempre detto non bisognava spendere per spendere. Monte ingaggi? Siamo intorno ai 60 milioni. Abbiamo fatto investimenti mirati su alcuni giovani con prospettiva come Lirola e Pedro, sul brasiliano abbiamo fatto una battaglia perché la richiesta iniziale era di 20 milioni ma l’abbiamo pagato molto meno. Questo è un anno di transizione. Il rimpianto? Nessuno perché sono stato chiaro dall’inizio. Ci abbiamo provato fino alle 20 di ieri sera ma l’Udinese per De Paul, l’Inter per Politano e il Milan per Suso sono state irremovibili come noi abbiamo fatto con Chiesa. L’unico che abbiamo lasciato andare è stato Raphinha perché secondo noi le cifre erano eccessive. Dovevamo scegliere tra Ghezzal e Oudin e alla fine abbiamo optato per il primo perché è un giocatore di maggior esperienza, un esterno con caratteristiche diverse da quelle degli altri giocatori del reparto e abbiamo ritenuto che fosse più utile. Tonali? Il presidente Commisso e Barone vogliono puntare per il futuro soprattutto su giocatori italiani. A partire dal settore giovanile. Inoltre teniamo tantissimo ai rapporti con le società e io non sono autorizzato a parlare con i giocatori senza autorizzazione. Tonali è un calciatore forte che ci piace, ma Barone ha parlato con Cellino che lo ha dichiarato incedibile, per cui la cosa è finita lì. Lo stesso vale per De Paul, ho un ottimo rapporto con Pozzo e non abbiamo mai fatto un’offerta al giocatore perché l’Udinese non ha mai voluto venderlo. E’ vero, siamo un po’ tanti, 28-29 compreso i portieri. Gli unici che non rientravano nel nostro progetto erano Eysseric, Dabo e Thereau, mentre dovevamo valutare su Cristoforo. Con Joe Barone e Rocco Commisso abbiamo fatto un’analisi: i calciatori che abbiamo hanno un contratto e quindi saranno reintegrati in rosa, anche se per l’allenatore non sarà semplice. In Montella ho la massima fiducia perché finora non ha potuto lavorare con un gruppo, è un anno di costruzione e siamo ancora un cantiere aperto. La squadra però ha molte alternative e offre la possibilità di usare più moduli. Milenkovic, Pezzella, Benassi, Chiesa e Vlahovic sono gli unici superstiti della squadra che ha finito la scorsa stagione. Le due sconfitte iniziali ci danno amarezza, ma nelle prestazioni si sono visti dei segnali positivi. Montella ci deve dare identità e deve far crescere questi ragazzi facendogli capire che siamo all’inizio di un percorso”.

BARONE

“Siamo molto tranquilli su Vincenzo Montella. Le notizie che lo riguardano sono false. Sta facendo un grandissimo lavoro con il gruppo, purtroppo abbiamo fatto due risultati non positivi, ma siamo convinti di avere una rosa molto importante, con una squadra formata da giocatori giovani di buon livello nella quale abbiamo inserito calciatori più esperti. Voglio ringraziare Daniele Pradè per il lavoro che abbiamo fatto assieme. Abbiamo fatto Firenze-Milano, Milano-Firenze tante volte, abbiamo incontrato tantissimi agenti provenienti da tutte le parti del mondo. Abbiamo avuto grande sinergia con Pradé, Montella, tutto lo staff tecnico, Antognoni e Dainelli e questo per me è stato molto importante. Il messaggio che vorrei portare in giro è che la Fiorentina è una società che è rispettata non solo in Italia ma in tutta Europa. Lavoriamo per far sì che la Fiorentina sia alla stessa altezza della città. Abbiamo iniziato con 75 giocatori tesserati e oggi siamo arrivati ad una rosa di 28 giocatori. Abbiamo lavorato tanto. La trattativa più bella, complicata e importante è stata quella di Franck Ribery su cui Pradé aveva iniziato a lavorare a giugno. Ribery aveva tante squadre che lo volevano ma ha scelto noi. Vorrei raffreddare la situazione su di lui. Federico è una delle bandiere della Fiorentina e questa è una cosa molto importante. Siamo orgogliosi che otto elementi della nostra rosa provengano dal nostro settore giovanile, compreso Federico. Il vero colpo è stato trattenerlo. Delle presunte offerte su di lui ho letto solo sui giornali ma tanto la risposta era nota. Dobbiamo parlare sempre di più dei nostri giovani come Riccardo Sottil. Abbiamo ragazzi che hanno già fatto vedere il loro valore. Un ufficio della Lega di serie A a New York è un progetto che abbiamo presentato in Lega tramite Luigi De Siervo e Guglielmo Micciché. Ci siamo riuniti con De Siervo qui a Firenze venerdì scorso, è un progetto che per noi è molto importante per far crescere nel marketing e sul digitale tutta la serie A negli Stati Uniti. Ci crediamo molto”.

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