Gandini: “Nessun contatto con Commisso. Perplesso sul Milan”. E sulla nuova Champions…

Umberto Gandini, ex dirigente di Milan e Roma, ha parlato ai microfoni di 'Radio anch'io sport', su Rai Radio 1 di Serie A e Champions
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“Non ho avuto il piacere di avere una conversazione diretta. Ci sono state suggestioni e contatti con intermediari, ma non un confronto diretto”. Umberto Gandini, ex dirigente di Milan e Roma, smentisce una ‘trattativa’ con la Fiorentina di Rocco Commisso per un suo ingresso nell’organigramma del club viola. “La proprietà della Fiorentina ha delle idee in testa – spiega Gandini ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’, su Rai Radio 1 – Se ci sarà bisogno mi cercheranno. Sarò ben felice di parlare con loro, così come di qualunque progetto interessante che mi sarà offerto”.

Gandini è perplesso sulla situazione del Milan.

“E’ difficile soddisfare il palato di tutti e dei tifosi. E’ una situazione non semplice, devono fare i conti con paletti e obiettivi da raggiungere per ristrutturare una squadra espulsa dall’Europa League. Sono perplesso perché non ci sono state grandi riduzioni dei costi. Cutrone è stato ceduto e si sono esauriti i contratti di Abate e Montolivo, ma sono stati fatti investimenti importanti per Paquetà, Piatek e Hernandez. Bisogna dar tempo a dirigenza, Giampaolo e squadra: col Brescia il Milan ha giocato meglio che a Udine ma i lavori in corso ci sono ancora e questa pausa di campionato farà bene alla squadra”.

Un commento anche su Lazio-Roma.

“Ho visto il derby tra Lazio e Roma, una partita intensa, con pali e traverse nella prima mezz’ora in particolare, con due squadre che si sono equivalse, è un pareggio giusto anche se qualche buco di troppo della difesa della Roma hanno fatto prendere qualche colpo ai tifosi giallorossi”.

Infine si torna a parlare della riforma delle coppe europee.

“Nuova Champions? Stiamo parlando di una eventuale evoluzione dal 2024. Abbiamo ancora cinque anni per ragionare. Tutti guardiamo la punta dell’iceberg ma si tratta di discussione sulla riforma di tutto il calcio europeo che prevedeva 64 squadre in una terza competizione, 32 in Europa League e 32 in Champions. c’è stato un rallentamento, c’è un gruppo di lavoro all’opera e quando saranno pronti e ci saranno paletti definiti e si ricomincerà a parlare. Giocarla nel fine settimana? La Uefa ha chiarito che non si farà, ma dietro c’era un ragionamento più economico”.