Atalanta, Gasperini si racconta: “L’Inter mi bruciò, possiamo crescere tanto”

L'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato al sito della Uefa, raccontando la prima esperienza della squadra in Champions League
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L’Atalanta non è in Champions per caso. In un’intervista a Uefa.com, Gian Piero Gasperini ripercorre questo inizio d’avventura nella massima competizione europea. La sconfitta per 0-4 di Zagabria “era stata inaspettata, nei numeri e per come avevamo giocato. Avevamo bisogno di prendere credibilità in Champions, che è la manifestazione migliore al mondo, e capire che non ci eravamo arrivati per caso. Con lo Shakhtar abbiamo fatto la partita giusta e averla persa nei secondi finali aumenta il rammarico ma ci dà anche fiducia per il futuro, la squadra può crescere e giocare contro queste squadre”.

Gasperini ricorda di essere arrivato a Bergamo dopo le positive esperienze col Genoa intervallate dalla breve parentesi all’Inter “che mi aveva bruciato per i livelli più alti. Dovevo ripartire da una società e da una squadra che viaggiava in serie A con una classifica medio-bassa. Ma qui ho da subito trovato una società organizzatissima, un presidente ambizioso e una città intorno a questa squadra che ha un amore folle. E tutte queste componenti, assieme a un’idea di calcio, hanno creato l’evoluzione dell’Atalanta. Siamo al quarto anno ma sono stati tutti anni diversi, questo forse è la prima volta che la squadra è cambiata meno”.

Con Gasperini sin dall’inizio il Papu Gomez: “Anche lui ha avuto un’evoluzione incredibile. Il primo anno era più attaccante, ha fatto 16 gol, poi ha avuto una trasformazione che lo ha portato a giocare in posizione più arretrata ma è diventato un capitano, un leader tecnico e morale per la squadra. Forse è arrivato un po’ tardi a questi livelli ma è un calciatore di prim’ordine”.