La quiete dopo la tempesta. Mesi intensi quelli vissuti da Mauro Icardi, a cui sicuramente spesso saranno fischiate le orecchie. E’ stato, almeno in Italia, tra i calciatori di cui si è parlato di più, e non per le prestazioni in campo. La sua vicenda è ben nota, ma adesso l’attaccante ha trovato un equilibrio a Parigi e la sua stagione sembra essere iniziata bene. L’ex centravanti dell’Inter ha parlato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport.
“Non mi aspettavo tanto affetto da parte dei tifosi, mi hanno accolto bene fin dal primo riscaldamento al Parco dei Principi. Fa piacere giocare con certi fuoriclasse e sto imparando a conoscerli ad uno ad uno anche fuori dal campo. Con Mbappé siamo andati insieme a vedere una partita a Lione, con Verratti già ci sentivamo prima e parliamo in italiano”.
“Se agli ottavi dovessi affrontare l’Inter? La vivrò nel migliore dei modi. Se toccherà a me andare in campo, da professionista darò il massimo per difendere la mia nuova maglia. I nerazzurri vinceranno lo scudetto? Sì, l’Inter ha ormai un allenatore come Conte che vuole vincere e giocatori che vogliono altrettanto. Spetta a loro continuare il lavoro che abbiamo cercato di fare anche noi prima per ridurre il gap con la Juve, che rimane comunque al top. Io comunque non lascerò Milano. Abbiamo casa a San Siro, ma ne stiamo costruendo anche una nuova perché Milano è la città dove vogliamo continuare a vivere quando avrò finito di giocare. Meglio Parigi di Milano? Milano è una città splendida, ma è un po’ più piccola di Parigi che è altrettanto bella, di un altro livello. Spero di conoscerla meglio nei prossimi mesi. La pressione? Ci sono abituato da sempre, ma quando vinci va tutto bene. In Italia invece si era creato un circolo vizioso in certi ambienti giornalistici dove si finiva sempre per parlare un po’ troppo di qualsiasi cosa mi riguardasse”.