Cresce sempre di più l’attesa per l’inizio della 7^ giornata del campionato di Serie A, un turno che regala la sfida scudetto tra Inter e Juventus, partita che non ha bisogno di presentazioni tra due big del massimo torneo italiano. Avvio veramente sorprendente della squadra di Antonio Conte, i nerazzurri guidano la classifica a punteggio pieno dopo le 6 vittorie consecutive, l’avvio di stagione può essere definitivo sorprendente con l’ex Ct della Nazionale che è riuscito a tirare fuori il massimo dalla squadra, adesso dovrà confermarsi contro la squadra più forte del campionato. La Juventus è invece in netta ripresa, è vero che ha quasi sempre vinto ma alcune prestazioni sono state al di sotto delle aspettative, la squadra ha ampi margini di miglioramento e sarà sicuramente al top anche dal punto di vista tecnico nei prossimi mesi, l’impronta di Sarri inizia a vedersi. Nel frattempo abbiamo contattato l’ex Juventus Alessio Tacchinardi, interessanti dichiarazioni in vista del match tra passato e presente ai microfoni di CalcioWeb.
Finalmente Inter-Juventus torna ad essere una partita scudetto, forse era dai tempi prima di Calciopoli che non andava in scena una partita così importante per la classifica: “è una partita speciale, bellissima, finalmente si può tornare a parlare di una squadra che può tornare a battagliare con una super squadra come la Juventus, non c’è cosa più bella per chi ama il calcio, c’è dentro rivalità, sportiva tra due squadre forti allenati da tecnici top in assoluto, c’è tutto per vedere un grande spettacolo che ormai non si vede da diversi anni”.
Quando si pensa al match Inter-Juve torna sempre alla mente l’episodio del 1998 con il contatto in area di rigore Iuliano-Ronaldo che a distanza di 20 anni continua a portare sempre grandi polemiche: “cerchiamo di non parlare più di questo episodio, ha ragione Conte quando dice di non aizzare polemiche, casini, cazzate, Ronaldo-Iuliano è il passato, è storia, adesso cerchiamo di gustarci questo bello spettacolo, quelle sono cazzate da bar”.
Si preannuncia anche una grande battaglia in panchina, si affrontano due grandi allenatori, Sarri da una parte ed Antonio Conte dall’altra: “conoscendo Antonio non sono sorpreso, è uno dei pochi al mondo che riesce ad incedere così tanto in poco tempo, è un allenatore top proprio come Sarri, ci sta mettendo qualcosina in più, la Juve è lì giocando ancora al 70 per cento, non immagino quando sarà al cento per cento, Sarri sta lavorando benissimo la Juventus è fortissima però penso che sia una fortuna per tutti avere dall’altra parte una squadra altrettanto tosta”.
Sfida che preannuncia spettacolo anche tra Cristiano Ronaldo e Lukaku ma secondo Tacchinardi la chiave della partita sarà un’altra: “in attacco ci sono calciatori fortissimi ma la partita si deciderà a centrocampo, prevedo bellissimi duelli, un 3-5-2 contro un rombo ti portano a diversi duelli individuali, chi avrà più forza, qualità riuscirà a vincere. L’Inter ha un centrocampo sia fisico che tecnico, lo stesso la Juventus, poi davanti hanno le qualità per fare la differenza”.

I tifosi chiedono a gran voce il tridente Dybala-Ronaldo-Higuain, l’ex Tacchinardi ci va invece cauto: “non in questo momento della stagione dove la Juventus sta cercando un equilibrio, Sarri è un fenomeno in questo, ad oggi la Juve non può giocare così, magari con Chiellini un tentativo si sarebbe potuto fare”.
Le due squadre protagoniste anche in Champions, con la Juventus che sembra più pronta per arrivare fino in fondo: “la Juve può giocarsela, si trova nelle prime tre-quattro nella griglia, può arrivare in fondo. L’Inter è in costruzione, in crescita, in questa stagione sembra più concentrata sul campionato ma può ancora superare il turno e può diventare protagonista anche in Champions”.
Poi grandi complimenti al dirigente Marotta: “è sempre stato un fenomeno nel suo lavoro e lo sta dimostrando, mi piace di lui che parla poco ma i fatti sono pesanti, mi piace la gente che lavora senza fare ‘cinema’, sono arrivati calciatori importanti, è sempre stato pacato nei toni, è un direttore generale di altissimo livello. Marotta è Marotta, parlano i fatti, l’Inter nell’arco di tre-quattro anni arriverà al livello della Juventus”.