“E’ una partita tra due squadre che in questo momento sono in testa alla classifica, quindi hanno fatto meglio delle altre, ma parliamo della settima partita del campionato e tutti i valori verranno fuori man mano che andiamo avanti”. Sono le dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter, Antonio Conte, in vista del big match della 7^ giornata contro la Juventus. “Vedremo più avanti che tipo di ambizioni e spazi da protagonisti ci ritaglieremo in questo campionato, di sicuro è una bellissima partita che tanti vorranno guardare e da parte nostra deve esserci la voglia e l’entusiamso di giocare questo tipo di match. Domani sarà un altro test importante di crescita contro una squadra che ha dettato legge negli ultimi 8 anni in Italia e ha fatto benissimo anche in Europa, diventando una squadra a livello delle altre grandi europee. Grande merito a chi l’ha fatta diventare negli anni una corazzata vera e propria, hanno lavorato bene e sono da esempio”.
Alcuni tifosi della Juventus ha fatto la petizione per togliere la stella all’allenatore: “Non sono tifosi, quelli sono ignoranti. Non definiamo tifoso chi pensa in questa maniera. Abbiamo la fortuna di fare uno sport amatissimo nel mondo e dobbiamo essere da esempio, trasmettere valori positivi ed essere entusiasti di giocare a calcio che è uno sport, non una guerra. A volte ci si dimentica di questo, è uno sport che deve tramandare valori positivi, non odio e violenza. Altrimenti sono il primo ad alzare la mano e a dire basta. Nessuno mi tiene qui a fare l’allenatore. Oggi siamo in una società dove odio e violenza attecchiscono alla grande, le generazioni vengono su che è una bellezza. C’è solo da avere paura. Da quando sono tornato in Inghilterra sono in difficoltà, vedo delle situazioni e dico: ma chi me lo ha fatto fare? Fin quando la passione verso questo sport supera questo tipo di situazioni allora ok, ma quando mi fanno passare la passione dico: fermi un attimo, grazie e arrivederci. Non sarà una grande perdita per il calcio, ma nemmeno questo calcio sarà una perdita per me”.