Juve, Ramsey si racconta: “Arsenal? C’era molta confusione. Sarri e Ronaldo fantastici”

Tra i nuovi acquisti della Juventus c'è il gallese Aaron Ramsey, l'ex centrocampista dell'Arsenal si racconta ai microfoni della BBC

CalcioWeb

Tra i nuovi arrivi estivi in casa Juve c’è quello di Aaron Ramsey, primo vero e proprio acquisto bianconero. Il gallese infatti, in scadenza coi londinesi, si era già accordato a gennaio con la Vecchia Signora. Il centrocampista, ai microfoni della BBC, ha parlato di presente e passato. Queste le sue parole.

Arsenal? C’era molta confusione e molte cose erano rimaste in sospeso. La decisione è stata presa e quella era la situazione, quindi ho dovuto esaminare altre opzioni. Loro stanno attraversando un periodo di transizione ma stanno sicuramente andando nella giusta direzione, adesso però ho la testa alla Juventus. Ho un’incredibile opportunità in un club enorme. Spero di poter aiutare i miei compagni di squadra e il mio club a realizzare grandi cose”.

Ronaldo? Era proprio come tutti gli altri, molto accogliente. Rompe subito il ghiaccio e ti fa sentire come se stessi parlando con chiunque altro. C’è un clima familiare in tutto il club. Tutti sono motivati e molto concentrati su ciò che devono fare. Sarri? Finora è stato fantastico. Ci sono state nuove idee e nuove indicazioni, stiamo lavorando duramente per cercare di metterle in pratica. A volte non ha funzionato come avremmo voluto, altre sì. Stiamo lentamente migliorando in quello che ci chiede e nel comprendere i nostri ruoli e responsabilità”.

“L’Inter è migliorata in questa stagione. Antonio Conte li ha davvero organizzati e non hanno ancora lasciato neanche un punto. Sarà difficile. Hanno dei giocatori fantastici, incluso uno che conosco molto bene dai tempi dell’Arsenal (Sanchez, ma sarà assente per squalifica, ndr). Dovremo stare attenti a tutti i loro giocatori per ottenere il risultato che vogliamo”.

Sto imparando l’italiano, è estremamente importante. Tutte le riunioni di squadra sono in italiano e la maggior parte dei giocatori lo parla. Ma non è solo per motivi calcistici. Quando vai in un ristorante o fai benzina ti accorgi che non tutti sanno parlare inglese. E’ importante parlare la loro lingua e impegnarsi davvero a inserirti nella loro cultura e comprenderla”.