E’ andata in archivio la settima giornata del campionato di Serie A, importanti indicazioni sono arrivate già dalla serata di sabato con la sfida tra Genoa e Milan, blitz rossonero per 1-2 grazie alle reti siglata da Theo Hernandez e Kessie su calcio di rigore che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio di Schone, la squadra rossonera respira in classifica ma la situazione continua ad essere delicatissima, la vittoria non è servita a salvare la panchina al tecnico Giampaolo, ormai ad un passo dall’esonero. Il Milan ha già deciso per il ribaltone in panchina, sono in corso contatti con Luciano Spalletti per il successore, l’ex Inter ha già dato l’ok al trasferimento e per la definitiva fumata bianca manca solo l’accordo con il club nerazzurro per la buonuscita, l’ufficialità potrebbe arrivare a stretto giro di posta.
Non tutti i demeriti sono di Giampaolo

Giampaolo ha i suoi demeriti è inutile negarlo ma l’ex Sampdoria non può e non deve essere considerato come l’unico responsabile di questo momento di crisi. Principalmente un aspetto non ha convinto di Giampaolo, quello di sconfessare il lavoro estivo con una preparazione portata avanti su un modulo e poi cambiato dopo le prime difficoltà e la sconfitta all’esordio contro l’Udinese. E’ vero che si tratta di una leggera variante tattica ma che ha portato sicuramente confusione ai calciatori, il Milan può contare su calciatori idonei al 4-3-3, molti non sono in condizione ottimale ma le qualità non mancano. A qualsiasi allenatore serve un pò di tempo per dare la propria impronta alla squadra, figuriamoci in un club come il Milan che ha deciso di ricostruire puntando sui giovani.
Milan, squadra da ottavo/decimo posto

Inutile negarlo, il Milan non è sicuramente all’altezza delle prime della classe, guardando la rosa si tratta di una rosa in grado di poter lottare per l’ottava/decima posizione. Su CalcioWeb abbiamo da subito esposto i nostri dubbi sulla campagna acquisti portata avanti dal club rossonero, i fatti adesso ci stanno dando ragione. Positivo l’innesto di Theo Hernandez, i dubbi principali sono stati sicuramente a centrocampo ed in attacco, gli innesti di Krunic e Bannacer hanno portato poco alla squadra, si tratta di due calciatori che sono arrivati dall’Empoli dopo una retrocessione in Serie B, calciatori non in grado di fare la differenza e se continua a giocare Biglia è tutto dire. Scelte ancora più deludenti in attacco, Leao è vero che ha convinto ma si tratta pur sempre di un giovane che ha bisogno di tempo per ambientarsi, Rebic non è in grado di fare la differenza, se poi ci aggiungi calciatori mediocri il disastro è servito.
Milan, confusione anche in dirigenza

Ma la situazione più preoccupante in casa riguarda l’aspetto dirigenziale. Il Milan probabilmente non è stato mai convinto della scelta di Giampaolo, si è trattato principalmente di una scelta portata avanti da Paolo Maldini, l’ex difensore è stato l’unico che ha spinto per la conferma dell’ex Sampdoria, non è stato ascoltato ed a questo punto anche il suo futuro è sempre più in bilico. A differenza Boban avrebbe voluto esonerare Giampaolo già dopo la sconfitta contro la Fiorentina, è stata data un’altra chance a Giampaolo che ha risposto con una vittoria. Inutile. E’ vero che comunque la prestazione contro il Genoa non è stata entusiasmante ma a questo punto sarebbe stato meglio esonerare il tecnico dopo il ko contro i viola (comunque una delle migliori partite giocate dal Milan), cambiare adesso nonostante la pausa per la Nazionale ha poco senso. In casa Milan volano dunque gli stracci, oltre a Giampaolo potrebbe anche essere allontanato Maldini.