“Mi piacerebbe chiamare qualche giocatore giovane e arrivare primo nel gruppo per essere testa di serie all’Europeo, questo è l’obiettivo”. Così Roberto Mancini, ct dell’Italia, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Liechtenstein di domani sera, traccia i prossimi gli obiettivi alla luce della matematica qualificazione agli Europei. “Ricordo comunque che siamo andati sotto con la Bosnia, abbiamo rischiato ma volevamo vincere e ci siamo riusciti. Siamo stati sotto anche con l’Armenia e anche lì abbiamo ribaltato il risultato. Nelle due amichevoli a marzo giocheremo con squadre sulla carta del nostro livello anche se tutte le partite si devono giocare”. “Certamente all’Europeo sarà diverso. Se trovo una squadra che gioca contro di noi e si apre invece di aspettare ce la possiamo giocare con qualsiasi nazionale. A parte la Francia destinata a migliorare ancora perchè ha giovani e di talento, il resto delle nazionali ha giocatori bravi ma non i Messi che risolvono le partite da soli”, ha aggiunto.
Sul possibile turnover: “Penso di cambiare molti giocatori. Qualcuno sicuro? Sirigu, Belotti, Zaniolo, Izzo o Di Lorenzo, Romagnoli dipende da come starà, uno tra Grifo ed El Shaarawy, più Biraghi. Non vorrei cambiarli tutti. Jorginho? Vediamo”.
Infine, una battuta: “Per raggiungere Pozzo mi manca una vittoria e ‘solo’ due Mondiali. Lui è un mito, inutile parlare di niente”.
In conferenza stampa anche Bonucci, che ha parlato del caso che sta coinvolgendo la Turchia: “Dire che la guerra fa male a tutti è scontato. Ognuno è libero di pensare come vuole, per me però politica e sport devono restare due mondi separati. Lo sport è divertimento, unione, esempio e non è corretto che questi due mondi finiscano per mescolarsi”.