Squadra che vince non si cambia. Quante volte lo abbiamo sentito dire! A quanto pare non vale la stessa cosa per gli allenatori. Siamo abituati a vedere esonerati tecnici dopo risultati negativi, ma con Ancelotti abbiamo visto esonerare un allenatore dopo una vittoria. Un caso unico direte voi. E invece no. Ancelotti è solo l’ultimo in ordine di tempo. Diversi allenatori, paradossale ma vero, si sono visti allontanare dopo un successo.

Uno dei casi più eclatanti è quello di Gigi Simoni. L’allora allenatore dell’Inter venne esonerato da Massimo Moratti dopo i successi in campionato sulla Salernitana e in Champions sul Real Madrid per 3-1, ma sopratutto dopo aver vinto il premio come miglior tecnico della stagione precedente, chiusa al secondo posto e con la vittoria della Coppa Uefa. Al suo posto vennero chiamati in tre in rapida successione: Lucescu, Castellini e Hodgson. Il risultato? Un deludente ottavo posto e i quarti di Champions.
Chi potrebbe avere una cattedra all’università in materia di esoneri è sicuramente Maurizio Zamparini. Tra le vittime della sua esuberanza c’è Iachini, reduce da una vittoria per 1-0 sul Chievo che aveva portato la squadra a metà classifica. Al suo posto si alternarono addirittura in 5, oltre al suo ritorno: Ballardini, Viviani, Bosi, Giovanni Tedesco, Novellino. Alla fine fu una salvezza raggiunta per il rotto della cuffia.
Ballardini, successore di Iachini, venne esonerato a sua volta da Zamparini dopo un successo di misura contro l’Hellas Verona. I motivi furono i contrasti con un veterano come Sorrentino.

Chi ha avuto poca fortuna da allenatore rispetto a quando giocava è Ciccio Graziani. Nella stagione 1990-91 l’ex centravanti del Torino sedeva sulla panchina dell’Ascoli. L’allora presidente Costantino Rozzi, altro personaggio esuberante, esonerò Graziani prima che iniziasse il campionato e dopo la vittoria contro il Giarre all’andata nel primo turno di Coppa Italia. I motivi furono principalmente legati all’incompatibilità caratteriale tra i due. Al suo posto arrivò Nedo Sonetti che portò i marchigiani in Serie A, ma perse il ritorno contro il Giarre per 2-0 venendo eliminato.
Recente il caso di Marco Giampaolo, esonerato dal Milan. I rossoneri avevano scelto di ripartire dal tecnico autore di ottime cose sulla panchina della Sampdoria, salvo poi optare per il cambio dopo sette giornate. Nonostante la vittoria sul campo del Genoa, la dirigenza scelse la via dell’esonero. Al suo posto Pioli, che sta tentando di risollevare le sorti del Milan.
Guardando oltre i confini italiani è toccato a Marcelino essere esonerato dal Valencia. Non certo per i risultati piuttosto buoni ottenuti con i Murcielagos ma per le diatribe con il presidente Lim.
Tornando al caso più recente, quello di Ancelotti, il rapporto era logoro e la notizia nell’aria. Certo, esonerare un allenatore dopo una vittoria non è affatto semplice. Abbiamo visto come il cambio ha portato benefici, a volte, non è giovato in altre. La scelta del Napoli è stata coraggiosa, i tifosi aspettano che sia il campo a parlare. In un senso o nell’altro.