Quante volte abbiamo detto “non finisce mai!” guardando una partita di calcio. Recuperi mastodontici per infortuni o altro. E proprio in quell’extra-time succede l’imponderabile…Bene, Cagliari-Lazio è solo l’ultimo degli esempi di partite extra-large. I 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro Maresca, diventati poi sette e mezzo dopo la sostituzione di Nainggolan, sono forse uno dei casi più “normali” a cui ci ha abituati il calcio. Non la penseranno certo così i tifosi del Cagliari, che hanno visto segnare due reti alla Lazio e ribaltare il risultato. Ma c’è dove è andata peggio, ve lo possiamo assicurare. Ecco alcuni dei casi più eclatanti in cui novanta minuti sono sembrati pochi.
Tunbridge Wells – Littlehampton Town, turno extra preliminare di FA Cup
Nel 2005, in Inghilterra, queste due squadre amatoriali diedero vita ad una delle lotteria dei rigori più lunga della storia. Quattro reti nei supplementari e per decidere chi debba passare al turno successivo della coppa più antica del mondo si va dal dischetto. Servono 40 rigori per stabilirlo. Alla fine è il Tunbridge Wells a passare con il clamoroso punteggio di 16-15.
Lemos-Outeiro de Rei
Anche in Spagna, precisamente in Galizia non si fanno mancare nulla. Durante una gara di Promozione, l’arbitro Salgado Paz ha espulso prima 3 giocatori, un allenatore e il suo vice. Poi ha espulso il portiere, udite udite, perché non ha raccolto il pallone uscito fuori dal campo. Beh direte voi, ci sta. Ma il pallone era uscito dall’impianto. Ebbene sì, e il direttore di gara pretendeva che l’estremo difensore andasse a recuperarlo. Ma non è finita qui. E sì perché alla fine si è giocato per 20 minuti oltre il recupero, quando invece i minuti supplementari concessi erano stati soltanto 9.
FC Civic Windhoeck – KK Palace, Namibian Cup
Ricordate la partita dei 40 rigori. Bene, c’è chi ha avuto l’audacia di spingersi oltre. In Namibia ne sono serviti ben 48 prima di stabilire un vincitore. Dopo 120 minuti di gioco e più di un’ora di calci di rigore, ha trionfato il KK Palace.
Stockport – Doncaster, Third Division North Cup
Il 30 marzo del 1946 queste due squadre inglesi, tutt’ora esistenti (la coppa non c’è più), hanno scritto un piccolo record. Dopo il 2-2 dei tempi supplementari, i giocatori e il direttore di gara decidono di continuare a giocare fino al gol decisivo. Beh, indovinate un po’. Nessuno riusciva a segnare. Passano 205 minuti e stava sopraggiungendo la sera. Si decise allora, anche perché non c’era impianto di illuminazione, di far terminare il match in pareggio.
LDU Quito-Barcelona Guayaquil
Anno sfortunato, diciamo così, il 2002 per un certo Byron Moreno. E sì, avete capito bene, proprio l’arbitro di Corea del Sud-Italia. Nel campionato ecuadoriano concesse 6 minuti di recupero nella partita tra Liga de Quito e Barcelona Guayaquil. Punteggio di 2-3. Si giocò per 12 minuti e la squadra di casa riuscì a ribaltare il punteggio vincendo 4-3. Incredibile, ma vero!
Dopo aver letto questi 5 casi (ma ce ne sarebbero tanti altri), chiediamo ai tifosi del Cagliari: “Vi sembrano ancora troppi 7 minuti e mezzo di recupero?”.