Se in Serie A c’è Ciro Immobile che praticamente sta facendo goal ad ogni tiro in porta, anche in Serie C la Reggina può vantare un vero e proprio cecchino d’area di rigore. Simone Corazza infatti ha realizzato domenica contro il Teramo il suo 14° gol in campionato. Numeri da capogiro per l’attaccante amaranto che nelle categorie professionistiche italiane è alle spalle soltanto del campione laziale. Reggio Calabria si sta dimostrando la piazza della sua definitiva consacrazione, una rivincita personale dopo due pesanti infortuni che avrebbero potuto pregiudicargli la carriera. In esclusiva ai microfoni di StrettoWeb.com, la compagna Giulia Pastorelli ha svelato tutti i segreti del calciatore: “sono felicissima del periodo che sta passando Simone, di essere al fianco di una persona così. E’ questa la mia vera fortuna!”. Il jolly amaranto, soprannominato per questo ‘Joker’ dai suoi tifosi, è solito esultare rivolgendo verso la tribuna del Granillo il segno del cuore. “Il significato? Quel gesto non è rivolto a me, bensì a nostra figlia Vittoria – ha ammesso la giovane -. Ormai è una loro promessa: quando la bambina va allo stadio per vedere giocare il papà, lei lo saluta così e lui deve ricambiare allo stesso modo ogni volta che va in rete”.
Reggina, Simone Corazza campione non solo sul rettangolo di gioco
Per Giulia comunque, nonostante i tanti impegni sportivi, Simone è un marito perfetto, ma anche un padre premuroso e attendo alle vicende di famiglia: “è una persona molto semplice. Mi ha insegnato ad apprezzare il valore delle piccole cose e non mi fa mancare mai niente. C’è sempre con una carezza, con un sorriso, ovvero ciò che per me più conta”. Tra i numerosi pregi, Corazza non ha però la dote di cuoco provetto: “è più bravo ad inserirsi in area che tra i fornelli, in cucina meglio di no (ride, ndr). Però si dedica molto ai bambini, gioca spesso con loro e mi aiuta molto da questo punto di vista”.
Reggina, continua la tradizione: nella storia amaranto tanti idoli arrivano dal nord-est Italia
Spulciando le statistiche del club calabrese è facile notare come Corazza non sia il primo giocatore proveniente dal nord-est Italia che riesce a far bene in riva allo Stretto. Tra tutti spiccano i nomi di Erminio Bercarich, calciatore italiano nato a Fiume (ai tempi città italiana), che detiene il record assoluto di reti (71) a cavallo fra gli anni ’40 e ’50, e quello di Massimo Mariotto, originario di San Stino di Livenza (Venezia), centrocampista che possiede il maggior numero di presenze (217). Come non menzionare poi in mezzo a questi altri idoli dei tifosi della Reggina: Pianca, Beghi e Bonazzoli sono alcuni dei calciatori provenienti da quella zona dello Stivale che, nonostante l’enorme distanza dal paese di nascita, hanno scritto pagine importanti del passato reggino.
Corazza, la Reggina non è solamente di passaggio
Per Giulia l’ambientamento a Reggio non è stato complicato, anzi. La loro famiglia sta benissimo giù in Calabria: “è la prima volta che veniamo al sud, devo dire che mi sto trovando benissimo. La città è bellissima, le gente è di una gentilezza e cordialità che difficilmente ho visto in altre parti d’Italia”. Una considerazione anche sulla Reggina, capolista del Girone C di Lega Pro e assoluta dominatrice del torneo: “i campagni di Simone sono tutti calciatori molto affiatati, hanno creato un bel gruppo. E’ questo uno dei segreti vincenti. Vado d’accordo con molte mogli, perchè ci sono tante coppie giovani con bambini piccoli come i nostri. Qui noi stiamo bene, quindi se si dovesse presentarsi la possibilità, ci farebbe molto piacere restare qui per tanti anni”. Una battuta infine sui tanti record e sull’obiettivo promozione in Serie B: “è ancora presto, non diciamo nulla per scaramanzia!”. Continuando di questo passo però la storia può essere riscritta e per le avversarie di turno, Bari e Ternana su tutte, ci potrebbe essere davvero poco margine per recuperare.