In questo momento storico, la salute viene prima di ogni cosa. Ovviamente, e ci mancherebbe, anche del calcio. E’ tutto fermo e se ne parla ben poco. Alla gente non interessa. L’unico argomento è legato ad una possibile ripresa o ad un definitivo annullamento, comunque temi di cui i tifosi non vogliono sentire molte chiacchiere. A maggior ragione un calciatore, essere umano come tutti, vuole tutelarsi e di fronte al campo, alla gioia di un gol, mette davanti la salute e la famiglia.
Il calciatore dell’Athletic Bilbao, Ibai Gomez, a tal proposito sa cosa si prova in certi casi. Lui che già da molto tempo, prima che arrivasse il Coronavirus, ha iniziato ad apprezzare la vita oltre il calcio. “La salute è vitale, le do molto importanza. Lo stile di vita che conduco lo mantengo solo per la salute e non per una questione di rendimento. Tre anni fa mi diagnosticarono un melanoma alla spalla e da allora la cosa che più mi interessa è stare bene. Questo mi ha fatto conoscere persone molto professionali in tema di immunità”, riferisce ai microfoni di ‘Marca’.
“È un momento critico – in riferimento all’emergenza pandemica – ma noi siamo fortunati. Stiamo bene, sia io che la mia famiglia. Possiamo solo aiutare chi è stato contagiato, la cosa principale è la salute. Bisogna essere responsabili perché tutto sta nelle nostre mani. Io sono fortunato perché ho lo spazio per allenarmi, per far correre i miei bambini. Sicuramente c’è chi pensa che per noi calciatori è più facile, ma senza salute non c’è nulla. Mi manca il calcio, come a tutti, perché oltre ad essere il mio lavoro è il mio hobby. Ora è importante però che le persone si prendano cura di loro stesse”.