Gravina: “difficile giocare a maggio, ma c’è tempo fino a luglio. No alla Serie A a 22 squadre”

Il calcio si è fermato a causa dell'emergenza Coronavirus, le importanti indicazioni da parte del presidente Gravina sulla ripresa dei campionati
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Si tornerà a giocare? A maggio? A giugno? Sono tante le domande legate al mondo del calcio e che al momento non hanno risposta. Il motivo è semplice, non è possibile prevedere l’andamento dell’epidemia che ha ormai colpito tutto il mondo. La ripresa del campionato dipenderà dall’evoluzione del Coronavirus. Interessanti indicazioni da parte del presidente Gravina, come riporta Corriere.it.

LA RIPRESA E LA PROSSIMA STAGIONE“Dipende dal virus. Il nostro piano è chiaro: rispettare il valore della competizione sportiva. L’obiettivo è finire i campionati, arrivando alla definizione delle classifiche. Abbiamo capito che ripartire a maggio sarà difficile, ma possiamo spingerci sino a luglio. Stiamo cercando di adattare la situazione alla nostra realtà. Non vogliamo invadere la stagione che verrà perché c’è l’Europeo. Abbiamo una deadline: chiudere entro la fine di maggio 2021”. 

SUL CAMBIO DI FORMAT“Ci guida una stella polare che sono le norme e non è facile modificarle. La serie A a 22 squadre nell’anno in cui bisogna chiudere prima non mi sembra una strada percorribile”. 

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