Uno degli ex sicuramente più ricordati e amati dalle parti di Roma, a lui sono legati gli anni più belli dei giallorossi anni ’80. Roberto Pruzzo si racconta al Corriere dello Sport, parlando dell’attuale situazione legata all’emergenza Coronavirus ma anche a tanti episodi del passato. Di quando era un calciatore del passato e scriveva belle pagine della storia capitolina. Chiamato in causa nel corso dell’intervista ‘Il Barone’ Nils Liedholm e il bel rapporto che i due avevano instaurato.
“Se ha saputo tirare fuori il meglio di me? Non c’è dubbio – afferma – Il primo giorno che l’ho visto pensavo che mi conoscesse da sempre. Mi aveva studiato in qualche cassetta, non era mai casuale quando puntava su un calciatore. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui, riusciva a mettermi nelle condizioni di esprimermi al massimo, con il piacere di farlo. Ma se si incavolava era un casino, io ho rischiato un paio di volte, ho avuto la fortuna di non essergli troppo vicino. Ero uno che faceva fatica a stare zitto, rompevo le scatole a tutti. Lui qualcuno per il collo l’ha preso. Ma è prevalsa l’omertà tra giocatori”.