In ‘Fuga per la vittoria’ fu Pelé a recitare e a mettere a segno una strepitosa rovesciata nella partita tra guardie e carcerati. Stessa sorte potrebbe toccare ad un altro brasiliano, Ronaldinho. Ma non per finta. L’ex fuoriclasse del Barcellona, infatti, si trova in prigione per essere entrato in Paraguay con dei passaporti falsi insieme al fratello. Ora Dinho rischia di rimanerci almeno per sei mesi perché, oltre a quell’accusa, c’è anche quella di riciclaggio di denaro. E allora, cosa fare? Perché non tornare al primo amore, cioè il calcio? In carcere, infatti, si organizza ogni anno un torneo tra diverse squadre. Si gioca a calcetto. E Ronaldinho è diventato come Figaro ne ‘il Barbiere di Siviglia’: tutti lo chiedono e tutti lo vogliono. Le diverse squadre che partecipano al torneo sono composte da detenuti e agenti di polizia. Villa Real, Pira Guasu, Halcones, Chacarita, Sport Espada, Sport Pitufo e Negro Cumbiero sono alcune delle squadre che cercano di convincere Ronaldinho. Tuttavia, fino ad oggi non sa ancora con quale squadra parteciperà. Ma avere Ronaldinho in squadra sarebbe come barare. Ti piace vincere facile? E allora ecco spuntare la soluzione: se Ronaldinho accetta di giocare nel torneo del carcere, non potrà segnare. Dovrà passarla a un altro giocatore invece di tirare in porta. Questa è la condizione che i suoi compagni di detenzione gli hanno imposto. E come sempre, Dinho ha accettato sorridendo, perché il primo amore (il pallone) non si scorda mai.
Ronaldinho come Pelé in ‘Fuga per la vittoria’, calcetto in carcere: per lui una regola particolare [DETTAGLI]
Ronaldinho è rinchiuso in una prigione di Asuncion per essere entrato nel Paese con dei passaporti falsi. Ora è ambitissimo per il torneo di calcetto