Più volte su queste pagine, da ormai qualche settimana, abbiamo specificato come il calcio – di fronte ad un’emergenza del genere – passi in ultimo piano. Di certo, però, in qualche maniera i campionati dovranno pure conoscere un esito. Il rischio che la stagione attuale finisca qui, purtroppo, non è escludere. Ma l’augurio e la speranza di tutti è che, in un modo o nell’altro, i tornei possano concludersi regolarmente.
Al momento, da decreto, lo sport dovrebbe riprendere il 3 aprile. Difficile, molto difficile. E così ‘Repubblica’, nella sua versione online, prova a dire la sua sulla possibile effettiva data di ripresa. Che potrebbe avvenire in maniera graduale. Ma con la possibilità di poter, finalmente, vedere la luce in fondo al tunnel. Ecco uno stralcio dell’articolo.
“Il campionato di serie Serie A dovrebbe riprendere sabato 2 maggio forse a porte chiuse e concludersi il 30 giugno si spera a porte aperte: questo il progetto (più realistico) della Lega. Attualmente, come noto, la serie A è ferma sino al 3 aprile, in ossequio del decreto del governo. Ripartire il 4 aprile, è impossibile. Ripartire a metà aprile quasi impossibile, quindi si sta lavorando su maggio, ovviamente nell’ipotesi ormai probabile (se non certa) che l’Uefa si decida finalmente a rinviare gli Euro 2020. Ma martedì 17 marzo Federazioni e soprattutto Leghe convinceranno Ceferin, con le buone o con le cattive (minacciando di non dare i giocatori alle Nazionali). D’altronde adesso quasi tutto il calcio d’Europa-tranne Paesi come la Serbia che continuano a giocare come se nulla fosse-si è fermato”.