Paolo Casarin è stato uno dei migliori arbitri italiani di tutti i tempi. Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Rai’, Casarin ha detto la sua sul VAR e l’ipotesi di sopprimerlo nel rush finale della stagione per via dell’impossibilità di garantire la sicurezza di chi ci dovrebbe lavorare: “E’ una cosa facilmente risolvibile, basta prendere un stanza adeguata e non essere allocati in una roulotte. Gli arbitri si stanno mantenendo in forma per quello che serve e potranno eventualmente fare il loro lavoro. Sono gli spostamenti pre-gara e post-gara e anche la vita della partita che li porta talvolta ad essere vicini ai giocatori a essere argomento di discussione. Ma gli arbitri non saranno mai un problema se si dovesse giocare”.
Intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, Casarin ha parlato anche delle sostituzioni, altro tema rilanciato da alcuni addetti ai lavori, tra i quali Claudio Ranieri: “E’ una proposta giusta. I cinque cambi abbasserebbero il numero di infortunati, viste le partite ravvicinate. Ma non credo che l’IFAB accetterebbe”.
Infine si parla di fallo di mano e fuorigioco: “Non si può punire sempre il fallo di mano a prescindere. Non si può costringere un calciatore a correre con le braccia dietro la schiena, non è naturale. L’ascella come metro di giudizio? Divertente, lasciamo perdere. Oggi quella del fuorigioco è una semitecnologia. La partenza sul lancio del pallone viene valutata in maniera approssimativa, poi però quando arriva al calciatore c’è un’attenzione esasperata sui centimetri. Mi sembra si stia andando contro quella che è la volontà della FIFA”.