Vittoria più che sofferta per l’Inter che ha affrontato nel match delle 18 valido per la 30ª giornata del campionato di Serie A il Bologna, 2-1 il risultato finale tra mille polemiche. Il club nerazzurro mette nuovamente pressione alla Lazio, per la squadra di Mihajlovic la situazione di classifica rimane tranquilla. Prima del match clamorose dichiarazioni di Antonio Conte ai microfoni di CalcioWeb, il tecnico nerazzurro si è scagliato contro il portiere Tommaso Berni. “Oggi giocherà da primo minuto al posto di Handanovic, non può rubare così lo stipendio. Negli ultimi 10 anni ha giocato solo due volte, è di cattivo esempio per i più giovani. E’ agghiacciante”. L’estremo difensore si trova completamente spiazzato e nel riscaldamento accusa dolori fortissimi ad ogni tuffo. “Mister non ce la faccio”, urla. Ma l’allenatore non vuole sentire ragioni e lo schiera dal primo minuto.
Il Bologna fiuta dunque il colpaccio e prova a tirare da ogni posizione. Addirittura, al fischio iniziale, Sansone scaglia il pallone che si stampa sulla traversa. Medel ci prova da dentro l’area, ma ha i piedi quadrati e rischia di ferire i tifosi. Palacio colpisce la sfera con il codino, proprio Berni riesce a respingere il pallone (da fermo). Poi si verifica una scena che sembra una barzelletta di ‘La sai l’ultima?’, Lukaku si rivolge con toni alti nei confronti del portiere: “sembri inchiodato al terreno, non riesci nemmeno a muoverti”. Il bue dice cornuto all’asino. Il gol per gli ospiti è nell’aria ed arriva al 32′, il marcatore è Danilo, ma non D’Ambrosio.
Si va all’intervallo ed il discorso di Conte scuote la squadra: “ragazzi abbiamo un’occasione unica, quella di dedicare la vittoria a Tommasone. Non capiterà più di vederlo in campo, forza”. Le motivazioni sono altissime e l’Inter torna in campo come in una finale di Champions League. L’episodio chiave avviene al 57′, Soriano urla ad un impaurito Tomiyasu. “attento che perdi Sensi”. Il giapponese fraintende il significato e si spaventa. Ad approfittarne è proprio Sensi che con un tiro a giro supera Skorupski e poi sbeffeggia lo stesso difensore rossoblu. Mihajlovic si infuria in panchina perché la squadra non riesce a tirare in porta (ricordiamo che c’è sempre Berni in porta), il tecnico serbo allora decide di entrare in campo e prova una punizione delle sue, la sfera supera l’immobile portiere, ma Ranocchia di testa salva sulla linea. Gli ultimi 10 minuti Conte si gioca la carta Esposito. L’Inter si procura un calcio di rigore, la sfera viene presa da Lukaku. Il giovane attaccante dimostra personalità e strappa il pallone dalle mani del belga: “tu non conti niente in questa squadra”. Parte il tiro ed il pallone si stampa sul palo e rimane in piena area, arriva Lukaku che è indeciso se segnare o meno dopo il battibecco. Arriva Tomyasu che è ancora frastornato e sbaglia porta. E’ il gol del definitivo 2-1.
N.B. – L’immagine in evidenza conferma il vero mestiere di Tommaso Berni.
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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.