“Io che ho rischiato di morire sul campo, dico che il calcio deve ripartire“. E’ il pensiero di Lionello Manfredonia, ex calciatore oggi 63enne. Durante un Roma-Bologna del 30 dicembre 1989 il suo cuore si fermò e fu salvo per miracolo, ma quel giorno smise di giocare.
“E’ importante riprendere lo sport in generale – dice al Corriere dello Sport – con un passaporto biologico che certifichi che sia tutto a posto. Se un atleta è in salute e si prendono tutte le precauzioni possibili si potrebbe ricominciare senza pubblico. I bilanci delle società di Serie A sono quasi tutti in rosso, ci sono interessi enormi. Sarebbe meglio finire la stagione anche un po’ più avanti, l’importante è che si assegnino i titoli sul campo”.