Le multe più assurde ai tempi del Coronavirus: “Non può fare la spesa in tuta”, “Che fa, sta seduta?”

Ai tempi del Coronavirus gli spostamenti sono limitati allo stretto indispensabile. Ma ci si mettono anche le forze dell'ordine a restringere la libertà

CalcioWeb

E’ innegabile che il Coronavirus stia condizionando le nostre vite. Non sempre applicare le norme alla lettera è corretto, talvolta sarebbe necessario far prevalere il buon senso. Cosa che non sempre accade. Almeno a guardare le multe più assurde fatte in questi mesi. Italiani puniti per non aver rispettato il decreto anti-Coronavirus, ma molte volte sono stati gli agenti ad esagerare. E in qualche caso sono arrivate doverose scuse. A riportare i provvedimenti più ingiusti è stato il sitoMeteoWeb.

A Livorno una famiglia è stata multata di 530 euro mentre portava la figlia, affetta da leucemia e reduce da un trapianto di midollo, ad una visita di controllo. E’ bastato che la vicenda facesse il giro di giornali e televisioni italiane, perché arrivassero le scuse e l’annullamento.

A Genova è stato emesso un verbale nei confronti di un’infermiera che aveva appena terminato il suo turno di lavoro. La donna aveva chiesto al marito di andarla a prendere per evitare di prendere mezzi pubblici ed esporre se stessa e gli altri a maggior rischio di contagio. Il questore del capoluogo ligure, Vincenzo Ciarambino, ha riconosciuto l’errore fatto dagli agenti e ha annullato il verbale.

A Roma, durante una lunga fila in attesa fuori dal supermercato, una signora ha deciso di sedersi su una panchina ad aspettare il proprio turno. Il risultato? Una multa da 280 euro, come racconta la stessa trasgreditrice: “‘Che fa, sta seduta?’, mi ha detto un carabiniere. Io soffro pure di osteoporosi e il medico mi ha detto di prendere sole. Ma voleva il certificato“.

Una preghiera un po’ troppo onerosa. Recarsi in chiesa da sola è costato 400 euro ad una signora campana. A Cosenza è stato il prete a pagare. Il poveretto portava in processione (da solo) il Cristo.

Federica Torti, presentatrice tv, si è beccata una multa per essere andata a fare la spesa in tuta da jogging: “Adesso non si è liberi neanche di indossare le sneakers. Stavo andando al supermercato più vicino e avevo lo zaino per la spesa“.

A Reggio Emilia un settantenne ortopedico in pensione è stato punito per essere andato a comprare il giornale: “Ero uscito da casa per andare a comprare il giornale e le mascherine. Ho detto che lo facevo tutti i giorni. Multa da 373 euro”, avranno alzato il prezzo dei quotidiani, chissà.

Infine c’è chi, a Palermo, ha deciso di raggiungere la spiaggia di Mondello ogni giorno. E ogni volta che viene fermato gli viene elevata una contravvenzione. C’è da giurare, visto che si tratta di mare, che la multa sia salata.

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