Solitamente siamo abituati a vedere Diego Costa, in campo, come un lottatore, un combattente. La sua aria da duro l’ha spesso portato a scontri dentro e fuori dal rettangolo verde. Ma anche lui ha le sue paure. Ed è lui stesso a raccontarlo ad Espn. Il riferimento è alle cure record a cui si è voluto affidare per recuperare in tempo per giocare la finale di Champions del 2014 contro i cugini del Real. Questa cura consisteva nel massaggiare la parte infortunata cospargendola con un gel ricavato dalla placenta di una cavalla.
“Si tratta di uno dei peggiori ricordi della mia carriera – ha raccontato – Quel trattamento era un vero e proprio elettroshock. Mentre io soffrivo le pene dell’inferno, per due ore, il dottore fumava un paio di sigarette. È stato durissimo e molto doloroso, uno dei momenti più tristi della mia carriera”.