Dirette Instagram à gogo per Francesco Totti in questi giorni. L’ultima in ordine di tempo è quella con Salvatore Esposito, noto attore. Tanti aneddoti e retroscena svelati dall’ex capitano della Roma. Si inizia con una battuta ‘alla Totti’: “I trofei che sono alle mie spalle? Sono finti, neanche se li avessi comprati ne avrei così tanti. Li ho messi per bellezza”. Totti ha parlato anche della quarantena: “Non ce la faccio più, speriamo di poter uscire presto perché sto impazzendo”.
L’ex numero 10 giallorosso ha sottolineato la differenza tra il calcio di una volta e quella attuale: “Il calcio di prima era molto più bello di quello attuale. C’era più tecnica e si respirava un’aria diversa, c’erano giocatori più forti dal 1993 al 2017. Anche in squadre di bassa classifica potevi ritrovarti contro giocatori fortissimi. Quando c’ero io c’erano i Mancini, i Baresi, i Costacurta, i Thuram, i Samuel… In Italia purtroppo non si riesce a spendere come in Inghilterra o in Spagna per i calciatori top, perché si vincono con quelli. Negli anni passati hanno detto che io non volevo i top player: una menzogna, io li volevo perché volevo vincere. Io farei tre passi indietro: andrei a scovare di nuovo nei settori giovanili. Vorrei dare la possibilità ai giovani di realizzare il proprio sogno. Adesso si cercano giocatori sempre all’estero”.
Retroscena sul Real Madrid: “C’è stato un momento in cui ero davvero vicino ad andare al Real Madrid. Poi però l’amore della città, dei tifosi, della famiglia mi hanno spinto a restare. Per me questa è stata la vittoria più grande, il più grande trofeo: giocare sempre con la stessa maglia. Nessuno mi potrà togliere questa cosa”.
Inevitabile una domanda sul Napoli: “Ringrazierò per sempre i tifosi del Napoli. Quando giocavo ed ero capitano della Roma non mi accoglievano sempre bene, nell’ultima partita che però ho giocato al San Paolo mi hanno applaudito e lì sono rimasto sbalordito. Un gesto significativo che poi si è anche ripetuto. quando sono tornato al San Paolo da dirigente della Roma mi hanno accolto benissimo e la gente mi ha detto ‘solo con due persone i tifosi hanno fatto così: con te e con Maradona‘. In quel momento mi sono sentito un santone”.
Ora si dedicherà allo scouting: “Cercherò nuovi talenti nel mondo, non farò il procuratore. Vorrei trovare un altro Totti o un altro Cannavaro. Non sarà facile, ma sto cercando e valutando diverse situazioni. Spero di avere dei risultati, non solo per me anche per il mondo del calcio. Non voglio essere presuntuoso, ma ho un buon occhio: mi basta poco per vedere se un ragazzo ha le qualità per far bene. Io guardo la posizione del corpo, lo stop, come calcia con il destro e il sinistro, il posizionamento, come corre… E cerco anche di capire se quel ragazzo ha il mio stesso pensiero quando stoppa il pallone e deve effettuare un passaggio o un movimento. Ce ne sono pochi al mondo così, spero di trovarli. Ci sono però dei bravi giovani anche in Serie B e in C, ma non dico il nome altrimenti me li rubano!”
Infine un sogno segreto: interpretare un personaggio di Gomorra: “Una parte in Gomorra la farei. Anche Ibrahimovic la vuole fare? Lui è portato, ha il viso da Gomorra. Un personaggio che mi piacerebbe interpretare? I nomi sono finiti… Io giro alla larga da voi, anzi giro dietro di te. Oppure faccio l’autista! Sarei fidato, non faccio la spia. Guardo solo avanti e mi metto le cuffie, non guardo neanche lo specchietto retrovisore, così evito problemi!”.