Gravina: “Ha vinto il calcio, spero non serva l’algoritmo”. Ghirelli: “Serie C dovrebbe finire entro 23 luglio”

Al termine del Consiglio Federale di oggi, hanno parlato Gabriele Gravina (presidente della FIGC) e Francesco Ghirelli (presidente della Lega Pro)
CalcioWeb

E’ terminato il Consiglio Federale. Importantissime decisioni prese sia sulle modalità con cui dovrà essere conclusa la Serie A sia per quanto riguarda i campionati minori. Decretate ufficialmente le promozioni di tre squadre in Serie B (Monza, Vicenza e Reggina) e di nove in Serie C (Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo).

Intercettato da ‘TuttoMercatoWeb’, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato queste dichiarazioni: “E’ stata ripristinata la riflessione portata avanti negli ultimi mesi con una serie di dettagli che chiariscono l’intenzione di definire i campionati sul terreno di gioco. Abbiamo inserito come sistema di garanzia per il completamento del campionato il ricorso ad un format diverso, playoff o playout, prima di far ricorso all’algoritmo. Partiamo il 20 con il campionato consegnando il 17 un trofeo importante come la Coppa Italia, il primo post-Covid. Si parte poi per chiudere il campionato e sappiamo che possono esserci dei rischi, che dobbiamo valutare, fino al 10-15 luglio ci siamo riservati, nel caso in cui dovesse esserci un blocco temporaneo dei campionati, il ricorso ad un format diverso. Non abbiamo ancora stabilito, in tal caso, quante squadre parteciperanno. Aspettiamo indicazioni dalla Lega Serie A per la definizione e lo faremo prima dell’inizio del campionato. Oggi ha vinto il calcio italiano, in termini di coerenza, sin dal primo minuto abbiamo pensato di non voler rimanere fuori dal calcio internazionale e andremo avanti su questa strada. Il merito sportivo è il nostro principio. L’algoritmo sembra una brutta parola ma è solo una media ponderata, la Lega Serie A ha accettato la nostra linea. Speriamo che non serva nulla. Un’altra notizia importante di oggi: il pool di medici è stato rafforzato per controllare l’applicazione e il rispetto del protocollo del CTS. Sono previste sanzioni come multe, punti di penalizzazione ed esclusione del campionato con posizionamento all’ultimo posto. Non so se sarà possibile attenuare la quarantena. Riteniamo che ci possano essere delle condizioni che non impediscano al nostro campionato di andare avanti”.

E’ stato poi il turno di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro. Queste le sue parole a ‘TMW’: “Io ho sempre detto che il presidente si deve prendere gli onori e gli oneri, mia è la responsabilità di questo percorso. Non ho cambiato idea dall’assemblea del 7 maggio: qualcuno ha usato termini come trasformista a cui sinceramente ho preferito non rispondere. Anche la riunione di oggi conferma quello che io ho cercato di far comprendere. E lo dico ora a lei come l’ho detto in Consiglio Federale, oggi o il 20 maggio: in realtà si sono confrontate due linee. Io le rispetto entrambe, ma una, che è prevalsa, dice che deve prevalere il merito sportivo. L’altra, invece, che ci siamo trovati di fronte a un fatto eccezionale. E che dovessimo salvaguardare chi ha meritato, senza penalizzare gli altri. Dopo il 20 maggio ci hanno detto che la C non contasse niente: ora gli stessi che lo dicevano per noi lo devono dire anche per la A. Il punto vero è che da quel momento, in maniera molto pragmatica, abbiamo cercato di salvaguardare sempre le società e fare sempre l’interesse generale di un campionato. Queste sono le decisioni prese oggi: io ne ho preso atto, è il quadro con cui dobbiamo misurarci, partendo dal fatto che il 20 maggio non avevamo i voti per far passare le nostre proposte senza l’approvazione delle altre componenti. A me dispiace per le società che retrocedono, però è la posizione che ha preso la maggioranza e deriva anche dalle possibilità attribuite alla FIGC dal Decreto Rilancio. Si va avanti in quella direzione. Mi auguro si possa concludere il campionato in maniera serena, per quanto possibile: ci sono ferite che saranno difficili da rimarginare. Alcuni hanno aperto anche dall’interno varchi per un progetto assurdo come B1 o B2. Noi siamo per le riforme, l’ho ribadito anche oggi: quando entreremo nel merito vedremo chi ha bluffato o meno. Le riforme, va chiarito, riguardano la A, la B, la C, la D: se qualcuno pensa di giocare sulla distruzione della C ha già perso. Ora la partita si gioca sulla qualità della riforma. I playout si giocheranno andata e ritorno. Prima dei playoff si giocherà la Coppa Italia, il 28 giugno. Cercheremo di mettere nelle migliori situazioni tutti i club: si dovrebbe finire entro il 22-23 luglio, cercheremo di rispettare i tempi che ci sono stati indicati. Ripartiamo dalla sostenibilità della Lega Pro, una partita rimasta bloccata da troppo tempo. Noi, attraverso la collaborazione con PWC, abbiamo cercato di capire quale fosse l’orientamento della società. C’era una domanda che ha riguardato noi, volley e basket, le leghe con cui si è lavorato attorno al credito d’imposta. Abbiamo chiesto chi non avesse ancora deciso cosa fare: complessivamente, il 31% delle società sta pensando su cosa fare. Diciamo che il segnale è un campanello d’allarme. Io sono qui pro tempore. La mia ipotesi di lavoro è fare la riforma della Lega Pro e partecipare al calcio italiano, inteso come sistema. La Lega Pro ne esce, se si vede il lavoro fatto in Parlamento, non certo malissimo. Poi, quanto a chi ne ha parlato, distinguo tra chi lo ha fatto alla maniera degli sfascia-carrozze, in maniera strumentale, e chi invece sa fermarsi davanti al rispetto degli interessi generali. Mi auguro che la palla possa ridare un po’ di sollievo a questo Paese, su questo non ci sono dubbi”.

Consiglio Federale, la stagione si conclude in base al merito sportivo: tutte le decisioni

FIGC, cambia l’algoritmo: ecco cosa succederà in caso di nuovo stop e impossibilità di playoff e playout