Al Manchester United a vent’anni. Wilfred Zaha è stato uno dei pochi a farcela, nel 2013, voluto da Sir Alex Ferguson. Ma quando lo scozzese lasciò a David Moyes per Zaha iniziò una specie di incubo. Non giocava mai. Il motivo? Lo ha spiegato lo stesso ivoriano in una lunga intervista per ‘The Locker Room’ all’ex difensore dei Red Devils Rio Ferdinand: “Al club nessuno mi ha detto nulla, non sapevo proprio che fare. Mi ricordo di aver twittato qualcosa come ‘che pettegolezzi stupidi’, perchè mi stavano troppo addosso e sentivo di dover dire qualcosa. E poi dal club mi dicono ‘non dovevi fare questo, non dovevi fare questo’, nessuno mi ha aiutato. E io ero lì, da solo, ad avere problemi perchè la gente mi diceva che ero andato a letto con la figlia dell’allenatore e che era per quello che non giocavo. Avevo appena 19 anni, ho vissuto tutto questo da solo, lontano dalla mia famiglia. La cosa divertente è che questa storia è andata avanti così a lungo che a un certo punto mi sembrava assurdo che l’allenatore non venisse da me a dirmi qualcosa al riguardo. Mi sentivo così e pensavo fosse una cosa davvero ridicola. Ancora oggi, la gente pensa che sia una storia vera. E io non ho neanche mai conosciuto la figlia di Moyes!“. Alla fine, l’incubo è terminato con il ritorno a casa, al Crystal Palace.
“Allo United dicevano che andavo a letto con la figlia di Moyes, così non giocavo”: l’attaccante racconta
L'ex attaccante del Manchester United racconta perché David Moyes non lo faceva giocare: "Dicevano che andavo a letto con sua figlia"