E’ una storia risaputa. Al Romeo Menti di Castellamare i tifosi sono di… casa. In tutti i sensi. Tribune basse, case dietro, balconi alti ed il gioco è fatto. Già avviene di norma, figuriamoci adesso che gli stadi sono chiusi per l’emergenza Coronavirus. I pochi fortunati si arrangiano: tre affacciati alla finestra, quattro ai balconi. Meglio di niente, si può dire. Anzi, la vista è anche ottima.
E così, è (chissà) anche grazie al loro “incitamento” che la Juve Stabia ieri è riuscita nella pazza impresa di rimontare il Chievo. E’ 0-2 al 73′, ma – poi – avviene l’impensabile. Tre minuti dopo, Forte accorcia su rigore e, nel finale (82′ e 85′), Troest e Mallamo la ribaltano per un clamoroso 3-2 finale che regala punti preziosissimi alle Vespe in ottica salvezza. E’, a gioire più di tutti, oltre ai calciatori, sono loro: i tifosi “dietro casa”. Sembra un modo di dire, ma è la realtà. Guardare foto in evidenza.
A far da contraltare a tutto ciò, qualche episodio accaduto all’esterno dello stadio. Episodio da cui, con una nota, il club campano si dissocia: “La S.S. Juve Stabia stigmatizza fermamente quanto accaduto ieri all’esterno dello stadio Menti durante la partita tra Juve Stabia e Chievo. Il lancio di petardi che ha provocato la rottura di alcuni sediolini dell’impianto è stato un gesto vile e pericoloso dal quale, ovviamente, la società prende le distanze nella maniera più assoluta riservandosi anche di presentare al più presto una denuncia contro ignoti per il danno provocato allo stadio e per il danno di immagine recato alla S.S. Juve Stabia ed a tutta la città di Castellammare”.