19 maggio 2014. Il giorno dopo l’ultima gara della stagione. La Juventus, dopo il 3-0 al Cagliari, conquistava il record assoluto di 102 punti in Serie A, stravincendo il campionato ed il suo terzo Scudetto di fila con l’era Conte. “Rimpiazzato” così il deludente cammino in Europa con l’uscita ai gironi di Champions e la mancata finale di Europa League. Era stato questo a creare i primi rumors e malumori tra dirigenza e allenatore. Ma un tweet, proprio del 19 maggio, spazzava via ogni dubbio: “Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte“. A scriverlo, sul proprio profilo ufficiale Twitter, la Juventus. Quarto anno di fila con l’ex capitano e bandiera bianconera, dunque, voglia di continuità e di successi.
Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte.
— JuventusFC (#Stron9er ?????????) (@juventusfc) May 19, 2014
No, fermi. Sembra assurdo ma non andò così. Tutti conoscono la storia. Il ritiro inizia, le frizioni tornano a galla. Il 15 luglio del 2014, un mese circa dopo quel tweet, Antonio Conte rassegna le dimissioni. Arriverà Massimiliano Allegri e il secondo ciclo vincente della Vecchia Signora.
Torniamo al presente. Al di là delle smentite (ovvie) dello stesso tecnico circa le voci su un suo presunto interessamento alla Juve e al futuro di Sarri, e al di là dei continui sfoghi e delle evidenti frizioni con la dirigenza nerazzurra, per certi versi sembra essere una scena già vista. Cambiano le squadre, cambia l’anno. Prima Juve, ora Inter. Prima 2014, ora 2020. Le parole di Conte, ovviamente, ad oggi sanno di continuità, di futuro nerazzurro e di schiarite su vicende che ancora non hanno trovato verità assolute (chi è il bersaglio del tecnico, ad esempio). Ma a questo punto, visti i precedenti, non c’è da meravigliarsi qualora dovessero esserci colpi di scena futuri…