Ci sarebbe anche il reato di concorso in corruzione nelle accuse contestate alla rettrice dell’Università per stranieri di Perugia nell’ambito dell’inchiesta penale sull’ormai famoso esame-farsa di Luis Suarez. Nell’avviso di garanzia, riferisce l’ANSA, alla rettrice Giuliana Grego Bolli si citano infatti gli articoli 110 e 319 e proprio quest’ultimo descrive l’ipotesi di reato del concorso in corruzione, punendo chiunque “riceva denaro o altra utilità o ne accetti la promessa per compiere un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio”. Nell’avviso non si farebbe riferimento a un fatto specifico, ma nel mirino della procura di Perugia ci sarebbe l’organizzazione della sessione straordinaria proprio per il candidato Suarez senza motivazioni ben definite.
Si stanno accertando anche le posizioni di intermediari ed eventuali tramiti. Il tenente colonnello Selvaggio Sarri aveva ieri escluso pressioni indebite della Juventus nei confronti del personale universitario incaricato di gestire l’esame per acquisire il livello B1 di conoscenza della lingua italiana. Intanto la rettrice, interrogata ieri, ha negato le accuse e sottolineato come il tutto si sia svolto nella totale trasparenze e seguendo le procedure.
Nel frattempo Marco Donzelli, presidente del Codacons, ha annunciato un esposto alla FIGC e uno alla Procura della Repubblica in merito all’esame di Luis Suarez presso l’Università per stranieri di Perugia: “Sono fatti gravissimi che dovrebbero avere un riscontro della giustizia, non solo ordinaria, ma anche sportiva”. A riportarlo è il sito di ‘Sky Sport’.