In casa Lazio tiene banco il caso tamponi. E’ stata aperta un’inchiesta, tra Italia e Europa ci sono differenze che hanno creato confusione e si è deciso di valutare meglio il rispetto del protocollo del club biancoceleste. Sulla questione ha deciso di intervenire il laboratorio che processa i tamponi biancocelesti, la Futura Diagnostica di Avellino, appartenente alla famiglia dell’ex patron dell’Avellino Walter Taccone.
Il figlio Massimiliano Taccone, presidente del CdA della Futura Diagnostica, ha precisato al sito irpino ilciriaco.it: “A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del Covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo non è un gene che infetta”.
“Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione. Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno”.