Riccardo Cucchi non ha bisogno di presentazioni, la sua voce è stata per anni un punto di riferimento per tantissimi appassionati sportivi, il suo modo di raccontare gli eventi era inconfondibile. Le sue telecronache hanno fatto innamorare dello sport, il suo modo di emozionare ha avvicinato anche i più piccoli al mondo della radio e della televisione. Riccardo Cucchi rappresentava e rappresenta il modello da seguire, è stato il vero esempio di competenza, studio ma soprattutto passione. E’ un’estate di emozioni anche per l’ex radiocronista che ha avuto modo di esultare alle grandi imprese degli sportivi italiani: dalla vittoria della squadra di calcio a Euro 2021, all’entusiasmante percorso degli azzurri alle Olimpiadi di Tokyo. Oggi è ancora più orgoglioso di essere italiano, è quanto emerso solo dal suo tono di voce. Abbiamo affrontato vari argomenti legati al mondo dello sport proprio con Riccardo Cucchi, le parole riportate a CalcioWeb confermano tutto il suo entusiasmo.
Il primo riferimento è ovviamente alle Olimpiadi di Tokyo, in particolar modo Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs sono stati protagonisti di due vere imprese nel salto in alto e nei 100 metri. L’uomo più veloce al mondo e quello che salta di più sono italiani, non era mai successo nella storia dello sport italiano: “sicuramente nell’atletica è stato raggiunto il punto più alto dello sport italiano. Ho seguito 8 Olimpiadi, non mi sarei mai aspettato un risultato del genere nei 100 metri. Era inimmaginabile aspettarsi una vittoria del genere, nemmeno nei sogni più belli. Si tratta di un risultato irripetibile per lo sport italiano. Anche Tamberi è stato straordinario, non dimentichiamoci che ha dovuto superare alcune difficoltà. Sono gli atleti copertina”.
Anche il ciclismo su pista ha regalato grosse soddisfazioni con il record del mondo del quartetto azzurro, un altro oro è alla portata: “può arrivare un altro risultato eccezionale. Tutte le medaglie sono importanti, rappresentano imprese sportive enormi. Dobbiamo essere grati a tutti gli atleti capaci di portare in alto i colori italiani. Serve anche uscire un po’ dalle logiche del calcio, anche il secondo posto è un risultato da sottolineare e festeggiare con i giusti meriti”.
L’Italia si prepara a raggiungere il record di medaglie alle Olimpiadi, il bilancio è dunque più che positivo: “le medaglie sono arrivate ogni giorno, questo dimostra una certa continuità di risultati, oggi è stato il momento della vela. Mi piacerebbe mettere in evidenza anche le medaglie conquistate dal sollevamento pesi. L’Italia è rappresentata in tutte le discipline, questo dimostra la competitività del nostro gruppo”.
Questa estate straordinaria per lo sport italiano era partita con l’impresa dell’Italia di Roberto Mancini che ha conquistato l’Europeo dopo aver superato mille difficoltà. Il Ct è stato in grado di ricostruire dalle macerie, dalla grandissima delusione per la mancata qualificazione al Mondiale del 2018: “il vero artefice è Mancini. E’ stato bravissimo, è stato in grado di risollevare una squadra distrutta dopo il fallimento della mancata qualificazione al Mondiale. E’ sempre molto difficile ricostruire, soprattutto dopo una delusione così forte. Ha scoperto calciatori giovani che si sono dimostrati decisivi, si è affidato a calciatori esperti come Chiellini e Bonucci e in più ha avuto il coraggio di lanciare giocatori alle prime esperienze”.
Adesso il pensiero è già rivolto al Mondiale in Qatar del 2022: “il percorso è iniziato nel miglior modo possibile. Mancini dovrà perfezionare il gruppo anche in vista dei prossimi appuntamenti e affidarsi anche a nuovi calciatori. L’obiettivo sarà quello di individuare un difensore come Chiellini che è stato determinante nel corso dell’ultimo Europeo, mi auguro di rivedere il calciatore della Juventus anche al Mondiale in Qatar”.
Anche per i telecronisti è stato emozionante raccontare l’impresa della squadra di Mancini: “i colleghi sono stati molto bravi, in radio e tv. E’ difficile fare paragoni con il passato, c’è sempre un’evoluzione nel modo di raccontare gli eventi. Il telecronista deve essere in grado di emozionare e per farlo deve prima emozionarsi”.
Riccardo Cucchi ha raccontato tanti eventi, da tifoso della Lazio uno dei più emozionanti è stato sicuramente lo scudetto dei biancocelesti del 2000: “lo scudetto della Lazio è stato sicuramente uno dei più emozionanti, ma non posso dimenticare il Mondiale del 2006. Ho urlato ‘Campioni del Mondo’: è stata la giornata più emozionante, una gioia veramente indescrivibile. Anche la vittoria della Lazio la porto nell’album dei ricordi, io che sono un tifoso biancoceleste”.
Proprio la Lazio ha dovuto fare i conti con il caso Hysaj, ancora una volta la politica è entrata nel calcio: “la politica deve rimanere al di fuori degli stadi. La Lazio nel corso della sua storia ha patito alcuni tormenti. La Lazio non è fascista, la Lazio è biancoceleste. I veri valori sono quelli legati al calcio, al tifo, alla passione. Tutto il resto deve essere messo da parte”.
Proprio il presidente Lotito è riuscito a riportate ad altissimi livelli la Salernitana, ma è nato il problema della multiproprietà in quanto già numero uno della Lazio: “complimenti a Lotito, è riuscito a portare in alto il club, merito dei calciatori ma soprattutto della gestione. Sono contrario alle multiproprietà, è una situazione da vietare in tutti i campionati. E’ arrivato il momento di cancellare questa norma. Spero in una proprietà solida per la Salernitana”.