In casa Juventus continua a tenere banco lo scandalo delle plusvalenze fittizie, il riferimento è alla stangata dei 15 punti di penalizzazione da scontare nella stagione in corso. Il club è stato accusato di aver concluso, con club in Italia e all’estero, operazioni di mercato sovrastimando il valore dei calciatori con l’intenzione di sistemare il bilancio.
E’ attesa sulla sentenza del ricorso presentato dai bianconeri, poi sarà il turno delle seconda inchiesta. Il riferimento è al secondo filone delle plusvalenze e alla manovra stipendi. L’altra accusa nei confronti dei bianconeri è quella di aver fatto firmare ai calciatori scritture private per il pagamento degli stipendi. La squadra avrebbe rinunciato ad una mensilità e non a 4 come dichiarato ufficialmente dal club bianconero.
Il caso delle parole del pm
E’ diventato virale un video di vecchie dichiarazioni di uno dei pm del’inchiesta Prisma, che ha portato al rinvio a giudizio dei dirigenti della Juventus. Quattro anni fa, infatti, Ciro Santoriello, parlava della sua fede calcistica durante un Forum in cui si parlava di bilanci e plusvalenze.
“Io, lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo”, aveva affermato. Ad un relatore che aveva dichiarato “rimaniamo distanti sul fatto che lei sia pm e io avvocato, lei tifa Napoli e io tifo Inter”, Santoriello aveva risposto: “vabbé, dai: basta no Juventus”.
L’episodio è del 2019. Nel video completo, secondo quanto apprende l’ANSA, Santoriello stava esponendo le ragioni per le quali aveva scagionato la dirigenza della Juve al termine di quell’indagine.