Caso Juventus, quando la sentenza definitiva? Le indicazioni di Abodi

Il ministro dell sport Andrea Abodi ha commentato la situazione in casa Juventus, in relazione alle inchieste fuori dal campo

CalcioWeb

In casa Juventus continuano a tenere banco i problemi fuori dal campo. Nella giornata di ieri è andata in scena la seconda udienza del processo civile che ha visto coinvolto il club bianconero e 12 ex dirigenti e amministratori tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. La Corte Federale d’Appello della FIGC ha programmato la nuova udienza per valutare la sanzione del club bianconero: la nuova data è quella del 22 maggio.

Il ministro dello sport Andrea Abodi ha commentato il caso del club bianconero nell’evento il Foglio Sportivo a San Siro. “C’è una prima sensibilità che è il rispetto dell’autonomia, serve una riforma che non possiamo promuovere noi. Dobbiamo fare tesoro delle esperienze, la cronaca ci mette nella posizione di trovare una soluzione per far sì che la giustizia sportiva sia trasparente, indipendente e tempestiva”.

“Quello che succede a una società ha delle conseguenze sull’intera competizione, bisogna garantire la regolarità del campionato soprattutto quando si parla di fatti successi in stagioni precedenti. Non è importante con quanta velocità si prende una decisione, ma avere il tempo giusto per non creare problemi alla competizione in un contesto che non coinvolge un solo club. Quando un tema è complessivo, penso debbano essere unificati i procedimenti per evitare di non far comprendere all’opinione pubblica quello che stiamo facendo”.

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