Pogba doping, il retroscena sull’integratore: possibile rescissione

La positività al doping di Pogba sarebbe dovuta a un integratore comprato negli USA: possibile rescissione con la Juventus

CalcioWeb

Tiene ancora banco, in casa Juventus, la situazione legata alla positività al doping riscontrata nei test effettuati da Paul Pogba. Il centrocampista bianconero ha pochi giorni per chiedere le controanalisi che, difficilmente, potranno ribaltare l’esito del primo controllo. Il francese è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping e rischia fino a 4 anni di squalifica, uno stop che, se dovesse arrivare nella forma più dura, potrebbe porre fine alla sua carriera.

L’integratore e la possibile rescissione

Secondo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”, la positività al doping di Paul Pogba sarebbe stata causata dall’uso di un integratore acquistato negli USA su consiglio di un medico, suo amico e totalmente estraneo alla Juventus. Il farmaco sarebbe legale in America, ma non in Italia. Si tratterebbe dunque di una grave leggerezza da parte del calciatore che adesso rischia addirittura di vedere interrotto il proprio contratto con la Juventus. Nell’accordo da 8 milioni fino al 2026, infatti, è presente una clausola che consente ai bianconeri di rescindere il contratto in caso di doping. I bianconeri aspetteranno comunque l’intero iter procedurale prima di prendere una decisione così drastica.

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