A tutto Cardinale: rimonta Scudetto, Champions, Pioli. E “il Milan non è in vendita”

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Un’intervista a 360° quella in cui Gerry Cardinale, patron del Milan ha parlato del momento rossonero dentro e fuori dal campo ai microfoni de “Il Corriere della Sera”. Il Milan viene da 9 risultati utili di fila in campionato, ha ipotecato, con un netto 3-0 sul Rennes, il passaggio agli ottavi di Europa League e guarda con fiducia al futuro.

Ma Cardinale alza l’asticella degli obiettivi: “sarò felice quando vinceremo la Champions, ma io dico che il campionato è ancora lungo e può succedere di tutto. Stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni ad esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me“.

Piena fiducia in Stefano Pioli

Nonostante le voci di un possibile addio di Stefano Pioli a fine stagione, Cardinale conferma piena fiducia nell’attuale allenatore rossonero: “non essere contento in un certa fase non si traduce nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata. Non cedo alla tentazione di ‘licenziare’ qualcuno tanto per cambiare qualcosa.

Abbiamo cambiato molto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore. Sono molto soddisfatto di ciò che ho visto col Rennes, partite così danno ai giocatori tanta fiducia e ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti, il gruppo sta facendo progressi“.

Il nuovo stadio del Milan: terreni a San Donato, ma San Siro…

Cardinale ha commentato la questione stadio:sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo, ma ogni opzione merita attenzione“.

Il Milan è in vendita?

Cardinale ha, infine, messo un punto fermo sulle voci riguardanti una possibile cessione del Milan. “Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla Serie A e all’Europa, e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. Quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora. Mi dispiace soprattutto per i tifosi, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che dopo 18 mesi io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento“, ha concluso.

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