Blocco Inter, variante Pellegrini e pedine Juve: perché il 3-5-2 è il modulo perfetto per l’Italia

L'Italia di Luciano Spalletti affida al 3-5-2: perché è il modulo perfetto per le caratteristiche dei calciatori a disposizione

CalcioWeb

Le nostre indiscrezioni iniziano a trovare conferma: la Nazionale italiana è sempre più indirizzata verso il 3-5-2 per le prossime amichevoli contro Venezuela ed Ecuador e di conseguenze anche per Euro 2024. Il 4-3-3 non è più un modulo alla portata di questa squadra e la stagione in corso ha completamente ribaltato le gerarchie anche nelle idee di Luciano Spalletti.

Nel mondo del calcio, la tattica e la disposizione dei calciatori in campo sono componenti fondamentali per il successo di una squadra. Luciano Spalletti, conosciuto per la sua capacità di adattamento, ha individuato nel 3-5-2 il modulo perfetto per esaltare le caratteristiche dei calciatori a disposizione.

Il modulo, non solo è stato impiegato dall’Inter con risultati entusiasmanti, ma risulta ideale anche per le pedine della Juventus e per sfruttare la variante Pellegrini. Il calciatore della Roma è uno dei centrocampisti più in forma in circolazione e con la cura De Rossi è rinato.

Lorenzo Pellegrini
Foto di Angelo Carconi / Ansa

Il 3-5-2 e il blocco Inter

Il 3-5-2 è un modulo versatile, che consente un equilibrio tra difesa e attacco, essenziale nelle competizioni europee e contro avversari di un certo spessore. La sua flessibilità permette ai calciatori di gestire al meglio la fase di non possesso senza rischiare troppo e di attaccare con pericolosità sfruttando soprattutto le corsie esterne.

L’Italia ha raggiunto grandi successi affidandosi al blocco della Juventus formato da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Oggi è l’Inter il punto di riferimento del calcio italiano. In difesa Bastoni e Acerbi sono due garanzie, Dimarco e Darmian sono ‘spine nel fianco’ sulla fascia, Barella e Frattesi sono due centrocampisti in grado di garantire la fase di possesso e non possesso, inserimenti e gol.

Nicolò Barella
Foto di Matteo Bazzi / Ansa

Le pedine della Juventus

Il 3-5-2 si sposa al meglio anche con le caratteristiche dei calciatori della Juventus e proprio questo modulo è adattato anche da Massimiliano Allegri.

Federico Gatti potrebbe rappresentare una pedina importante anche come prima alternativa ai titolari. La sua bravura di fase di anticipo, la sua fisicità e la capacità nel gioco aereo lo rendono ideale per il ruolo centrale a destra nella linea a tre.

Sulla fascia, Andrea Cambiaso diventa un elemento prezioso come alternativa a Darmian o Di Lorenzo (proprio oggi l’esterno bianconero potrebbe partire titolare contro il Venezuela). Il suo ruolo richiede resistenza, velocità e abilità nel fornire assist, qualità che Cambiaso ha dimostrato di possedere.

A centrocampo, Manuel Locatelli è un elemento poco sfruttato da Allegri e criticato ingenerosamente. Con la sua visione di gioco, abilità nel passaggio e nel mantenere il possesso palla, Locatelli è un calciatore con caratteristiche quasi uniche e rappresenta una valida alternativa a Jorginho. In attacco, Federico Chiesa è la punta di diamante. La sua velocità, tecnica e capacità di finalizzazione lo rendono un incubo per le difese avversarie. In un sistema con due attaccanti, la sua duttilità potrebbe rivelarsi determinante anche in fase realizzativa e al fianco di un compagno con maggiori qualità fisiche.

La variante Pellegrini

Infine la variante Pellegrini. Il centrocampista della Roma si sposa al meglio in un centrocampo a 3 ed è un jolly per la capacità di adattarsi anche in posizione leggermente avanzata, alle spalle dell’attaccante. Il calciatore giallorosso è in un periodo di forma entusiasmante, si è dimostrato un uomo chiave anche in fase realizzativa ed è uno dei calciatori di maggiore qualità di questa squadra.

Le premesse sono sicuramente incoraggianti, oggi il primo banco di prova con il 3-5-2.

Condividi