Roma, il licenziamento della dipendente per il video intimo ha alzato un polverone: le reazioni

Le reazioni durissime dopo lo scandalo fuori dal campo che ha colpito la Roma calcio

CalcioWeb

Iniziano ad arrivare le reazioni dopo lo scandalo alla Roma. Il riferimento è al licenziamento di una dipendente dopo che un suo video ‘intimo’ era stato rubato e diffuso da un calciatore della squadra Primavera. “Che il mondo del calcio sia un ambiente maschilista e misogino non è una novità, ma quanto avvenuto all’AS Roma, se confermato, sarebbe di una gravità inudita anche dal punto di vista della tutela delle lavoratrici”. E’ quanto riferito attraverso una nota di Elisabetta Piccolotti, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra.

“Pare infatti che un video intimo di una dipendente della società circolasse nelle chat di dirigenti e calciatori senza che la diretta interessata ne fosse al corrente. Pare anche che quel video sia stato stato sottratto illegalmente da un giovane giocatore. Basterebbe questo per chiedere un’inchiesta che appuri fatti e responsabilità. Eppure c’è di peggio, perché non solo i responsabilità non hanno subito conseguenze, non solo pare che dirigenti e tecnici fossero al corrente di tutto, ma appresi i fatti la società avrebbe licenziato la dipendente per ‘incompatibilità ambientale'”.

“Se tutto fosse vero saremmo di fronte ad un’ingiustizia colossale figlia del più becero maschilismo: questa donna sarebbe vittima due volte, prima perché umiliata e violata nella sua intimità da decine di uomini e poi perché punita, con un licenziamento in tronco dopo 10 anni di contratto, al posto loro. Presenteremo quindi un’interrogazione alla Ministra del Lavoro Calderone, alla Ministra delle Pari Opportunità Roccella e al Ministro dello Sport Abodi perché si faccia chiarezza su questa vicenda. Se tutto dovessero essere confermato, sarà bene che qualcuno spieghi con sanzioni e provvedimenti all’As Roma che non siamo più nel Medioevo, che il mondo è cambiato e che le donne non accettano più di essere trattati come tappetini da piedi”, conclude la nota. video dipendente Roma

La reazione di Ronzulli

“Approvare una legge sul bullismo, il cyberbullismo e il vendetta porno serve davvero a poco quando manca la cultura e il rispetto della donna da parte di chi avrebbe l’obbligo, non solo morale, di assicurarli e di diffonderli. Se confermato, il licenziamento in tronco ‘per incompatibilità ambientale’ di un dipendente dell’As Roma, vittima della diffusione a sua insaputa di un video hard che le sarebbe stato sottratto da un calciatore della primavera, sarebbe gravissimo.

E sarebbe ancora più inaccettabile e immorale se la società, che dovrebbe svolgere il delicato compito di insegnare ai giovani non solo i valori dello sport ma anche quelli del vivere civile, invece di punire e cacciare i responsabili, aveva licenziato e umiliato chi la violenza l ha subita. Questo episodio dimostra che la strada da fare è ancora lunga e difficile”. Sono le parole di Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato.

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