Ritorna la Champions League con i quarti di finale, si apre il rush finale per le fasi più calde del torneo. Gare avvincenti fra le migliori 8 squadre al mondo. Fra di esse figura l’Arsenal di Mikel Arteta, il ‘Mago’ alla guida di una squadra giovane, divertente e votata all’attacco. Un’esteta del calcio che ha riportato i ‘Gunners’ a sedersi al tavolo delle big d’Europa come non succedeva ormai da tanti anni.
I londinesi, spesso eterni incompiuti, belli da vedere ma fragili nel momento decisivo, oggi sono una squadra che sogna in grande e punta al bersaglio grosso. Anzi, ai bersagli grossi.
Da quanti anni l’Arsenal non vince la Premier League?
Un sortilegio lungo 20 anni. L’Arsenal non vince il campionato dalla stagione 2003-2004. Fu un’annata storica da ben 90 punti, 11 in più del Chelsea fermo a 79. Se prendiamo in esame le avversarie di oggi, Liverpool e City, nel 2003 i ‘Reds’ si fermarono a 60 punti (-30), i ‘Citiziens’ addirittura a 41 (-49), salvi per un pelo. Era un altro calcio.
Thierry Henry fu eletto MVP del torneo e best scorer con 30 gol, ma Arsene Wenger poteva contare su una batteria di talenti di primo piano: Lehmann, Campbell, Kolo Tourè, Ashley Cole, van Bronckhorst, Viera, Gilberto Silva, Fabregas, Ljunberg, Pires, Bergkamp.
Oggi l’Arsenal è primo in Premier League insieme a Liverpool a quota 71 punti, a +1 sul Manchester City (campione in carica). La squadra di Wenger è quella la miglior difesa (24 gol) e con il miglior attacco (75 gol), anche senza un vero e proprio bomber designato: Saka a 14 reti è il miglior marcatore, ma Havertz (9), Tossard (8), Odegaard (7) possono chiudere l’anno tranquillamente in doppia cifra. Sarà una lotta a 3, aperta ed entusiasmante, fino al termine della stagione.
Arsenal, magia Champions League: una storica prima volta
Se la Premier League manca da 20 anni, il posto della Champions League in bacheca è sempre rimasto vuoto. Una sola finale, quella persa nel 2005-2006 contro il Barcellona per 2-1: il gol di Campbell fu una dolce illusione, nel quarto d’ora finale le reti di Eto’o e Belletti spezzarono il sogno.
Quest’anno l’Arsenal ci riprova, più convinta che mai. La squadra ha il talento necessario per rivaleggiare con Real Madrid e Manchester City, le squadre più accreditate al successo finale, parte favorito nella sfida dei quarti con un Bayern Monaco messo spalle al muro, che nella Champions League vede l’ultima chance di salvare una stagione disastrosa.
Il talismano Porto: chi lo batte va in finale di Champions League
L’ultimo ostacolo prima dei quarti è stato l’ostico Porto di Sergio Conceicao. Superare i portoghesi, solitamente, porta fortuna: chi batte il Porto, infatti, raggiunge la finale. È successo alla Juventus nel 2017-2018, al Liverpool nel 2018-2019, al Chelsea nel 2020-2021, all’Inter nel 2021-2022. E le stagioni mancanti? Nel 2019-2020 il Porto non si qualificò ai gironi, nel 2021-2022 non li superò. Una formula magica per aprire le porte della finale: il ‘Mago’ Arteta è pronto a recitarla.