Olimpiadi Parigi 2024, la Federboxe ungherese contro Imane Khelif: la lettera di protesta al Cio

La Federazione ungherese scrive una lettera di protesta al Cio contro Imane Khelif per contestare la sua presenza alle Olimpiadi

CalcioWeb

Non si placano le polemiche attorno a Imane Khelif, la pugile algerina intersex che ha sconfitto l’azzurra Angela Carini nel primo turno del torneo olimpico a Parigi 2024.

Khelif adesso affronterà l’ungherese Anna Luca Hamori nei quarti di finale del torneo olimpico di boxe femminile. “Non ho paura – ha dichiarato Hamori – Non mi interessano le storie della stampa e dei social media“.

A farle da contraltare, però, c’è stata la lettera di protesta inviata, sia al Cio sia al comitato olimpico ungherese, da parte della Federboxe dell’Ungheria, che ha paventato l’ipotesi di contestare legalmente la presenza di Khelif. “Sono molto dispiaciuto che ci sia uno scandalo e che dobbiamo parlare di un argomento che non è compatibile con lo sport – ha dichiarato Lajos Berkó, membro del consiglio esecutivoQuesto è inaccettabile e scandaloso. L’associazione vuole esprimere la sua indignazione e chiedere al Cio di riconsiderare la sua decisione, che ha consentito di entrare nel sistema di gare del Cio a un atleta che era stato precedentemente bandito dai campionati mondiali.”

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