Il calcio italiano ogni giorno che passa lascia per strada credibilità, appeal e, badate bene, questo non accade perchè la Nazionale o i clubs perdono, anche male. No, questo fa parte del gioco, si vince e si colgono sconfitte.
La credibilità la FIGC la perde con le scelte folli, incomprensibili, che fanno pensare a cose strane, che accadono ogni giorno in tutte le categorie. Quanto stabilito dal Giudice Sportivo in relazione alla gara Cittadella-Pisa ha del surreale.
Veniamo ai fatti: prima della gara, come sempre, come tutti, i veneti caricano la formazione (titolari e panchina) sul portale della Lega e, come prassi, poi stampano un pò di distinte che vanno agli arbitri, alla squadra ospite, alla Procura federale, all’ispettore di Lega e all’ufficio stampa. Quest’ultimo le ricopia sulla carta intestata del club e le diffonde in tribuna stampa.
Giova ricordare che fa fede la formazione caricata sul portale e che è consentito modificare la formazione caricata sul portale stesso fino all’inizio della gara. La procedura eventuale prevede che si comunichi verbalmente la cosa all’arbitro, alla Lega e agli avversari e poi, se non c’è la possibilità di farlo subito (ma i clubs ospitanti sono obbligati a mettere a disposizione una rete wi-fi), il portale lo si può aggiornare a gara in corso.
Procedura di emergenza, dunque, possibile (si pensi, ad esempio, a problemi fisici in fase di riscaldamento), ma a condizione di comunicarlo alle parti e, comunque, sempre prima del fischio d’inizio. A Cittadella qualcosa va storto e il club non mette in distinta (in panchina secondo le scelte del tecnico) il centravanti Desogus. La più classica delle sviste, dunque, e sul portale salta la “spunta” per Desogus.
Comincia la gara e nessuno si accorge di niente, Desogus è regolarmente in panchina ma nessuno sa che non è in distinta. Il Pisa, dal canto suo, sa che Desogus non è in distinta (i toscani avranno pensato a un improvviso problema fisico) ma non sa che è in panchina. Non lo vedono o non lo riconoscono. La partita comincia e a un certo punto qualcuno dalla tribuna stampa (il Cittadella gioca in casa) chiede lumi sull’improvvisa assenza di Desogus, non presente nelle formazioni.
In tutta fretta il calciatore viene aggiunto alla distinta e di questa cosa, dice il Cittadella, viene data comunicazione alla Lega e all’arbitro. Pacifica la sconfitta a tavolino? Ovunque sì, in Italia no.
Il Pisa propone ricorso e il Giudice sportivo si inventa una clamorosa capriola dicendo che la responsabilità del Cittadella è evidente (e infatti multa il club pesantemente), ma, comunque, tale fattore non appare incidere sull’andamento della gara (tra l’altro si consideri che poi Desogus entrerà in campo a gara in corso). Totale: omologato il risultato del campo (1-1). Il Pisa propone sacrosanto appello, il precedente è gravissimo: da domani chiunque, a gara in corso, potrà far scendere qualunque calciatore dalla tribuna e mandarlo in campo. C’è solo qualcosa da pagare.
E con i soldi, è noto, si aggiusta tutto e – evidentemente – lo sa anche la FIGC…