Il mondo del calcio continua a fare i conti con lo scandalo scommesse. Dopo due anni di indagini, il Ministero cinese della Pubblica Sicurezza ha annunciato provvedimenti pesantissimi contro x nazionali e dirigenti nazionali del calcio per scommesse illegali e partite truccate.
Ben 43 persone sono state squalificate a vita dalla Federcalcio cinese, tra cui tre ex nazionali cinesi. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. La notizia è stata comunicata poche ore prima della partita contro l’Arabia Saudita, valevole per la Coppa del Mondo 2026.
I coinvolti
Il nazionale sudcoreano Son Jun-ho, che ha giocato fino al luglio 2023 con lo Shandong Taishan, nel campionato cinese, è accusato di aver partecipato a partite truccate e di aver accettato tangenti. Nel mirino anche l’ex nazionale cinese Jin Jingdao, che ha giocato per lo Shandong Taishan, figlio di un dirigente del calcio cinese. Fra coloro che hanno ricevuto l’interdizione a vita dallo sport ci sono gli ex calciatori della Nazionale cinese Guo Tianyu e Gu Chao.
Un altro ex giocatore della nazionale cinese, il quarantenne Wang Song, che detiene il record per il maggior numero di presenze nella massima divisione cinese con 573 partite, è stato squalificato per cinque anni. E’ quanto riferito da scmp.com.
Ad agosto un tribunale cinese ha condannato Li Yuyi, ex vicepresidente della federazione, a undici anni di carcere, anche lui per aver ricevuto tangenti. A marzo, infine, è stato inflitto l’ergastolo all’ex presidente Chen Xuyuan per aver ricevuto tangenti definite “particolarmente ingenti” da persone squalificate a vita. E’ quanto riporta anche Italpress.