Scandalo in Qatar: morti 44 operai per i lavori del Mondiale 2022. Oggi nuove conferme

CalcioWeb

qatL’indagine effettuata dal quotidiano britannico ‘The Guardian’ ha dello sconvolgente: in merito ai lavori che si stanno da tempo svolgendo in Qatar per il Mondiale che lì si disputerà nel 2022, le accuse sono pesantissime. Secondo il ‘Guardian’ da giugno ad agosto ci hanno lasciato le penne, sul posto di lavoro, ben 44 operai tutti di nazionalità nepalese. I nepalesi rappresentano infatti la percentuale più alta dell’ampio gruppo operaio che sta lavorando per Qatar 2022: gente che emigra dalla propria patria con la speranza di poter trovare un lavoro e si ritrova catapultata in una realtà disumana, esposta a temperature pazzesche con conseguenze devastanti che portano anche alla morte.

qatarPazzesco, indecente, vergognoso: sono solo alcuni tra gli aggettivi degni di rappresentare questa situazione. Ma non finisce qua, c’è dell’altro. Alcuni lavorati hanno denunciato di ricevere lo stipendio da mesi: il tutto per evitare che, a causa delle disperate condizioni, lascino il lavoro prima del tempo. Altri ancora hanno invece raccontato di essere stati privati dei propri passaporti e delle carte d’identità, per gli stessi motivi di cui sopra: se provassero a scappare senza questi documenti, diverrebbero dei clandestini.

Sono state raccolte anche testimonianze dirette di chi è attuale ‘prigioniero’ della società che sta organizzando i lavori: “Mi sono pentito di essere venuto qua, ma non so cosa fare. Sono arrabbiato per il modo in cui ci stanno trattando, ma siamo impotenti“. Le condizioni pietose riguardano anche vitto e alloggio dei lavoratori: il cibo non sempre viene fornito, mentre si dorme in stanzoni con posti letto per dodici, dove le norme igieniche non si sa neppure cosa siano e le malattie sono all’ordine del giorno. Ecco quando detto dal 27enne Ram Kumar Mahara: “Lavoriamo senza mangiare, le nostre giornate di 24 ore constano di 12 ore di lavoro e 12 di riposo. Di cibo, neppure l’ombra. Se ho provato a protestare? Sì, e in cambio sono stato picchiato dal mio manager“.

Secondo alcune stime, la forza lavoro del Qatar è costituita per il 90% da migranti, e si prevede anche il reclutamento di ulteriori migliaia di unità lavorative. Si sta costruendo una città dal nulla (Lusail), che conterrà al proprio interno lo stadio da 90.000 spettatori che ospiterà la finale. Ma non solo, si sta lavorando ad altri nove impianti calcistici, alla costruzione di una rete ferroviaria, nuovi alberghi ed altre infrastrutture per lo spettacolo di Qatar 2022. Uno spettacolo già macchiato dal sangue, con alle spalle storie orribili degne del medioevo: potere del denaro, come troppo spesso capita.

L’Ambasciata del Nepal in Qatar ha reso noto proprio oggi che ”dall’inizio dell’anno sono stati registrati 44 morti tra i lavoratori nepalesi, a causa delle condizioni lavorative disumane che patiscono ogni giorno”.

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