Ancelotti esalta il suo Real, Luis Enrique non cerca scuse

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ancelottiCarlo Ancelotti non poteva chiedere di piu’. Splendida vittoria del Real Madrid nel ‘Clasico’ e tecnico di Reggiolo entusiasta non solo per il risultato, ma anche per la prestazione. “Non abbiamo perso la testa dopo il gol incassato, abbiamo portato avanti la nostra idea di gioco e tutto e’ andato bene – la sua analisi – Mi sono piaciute molte cose della squadra, il ritmo e’ stato alto, abbiamo recuperato bene dalla fatica ci mercoledi’“. Un Real concentrato e attento, soprattutto dietro. “Ho sempre creduto che la fase difensiva non e’ una questione di qualita’ ma di sacrificio, di corsa. Ho una squadra seria e professionale che sa cosa significa giocare nel Real Madrid e sacrificarsi e nel secondo tempo abbiamo vinto perche’ lo volevamo“. Quella di oggi e’ “una vittoria importante, davanti a un avversario forte, e abbiamo centrato anche l’obiettivo di ridurre il gap in classifica. Possiamo giocare questo tipo di calcio e sono orgoglioso di questi giocatori perche’ la loro professionalita’ e la loro serieta’ sono uniche“. Lo sconfitto, Luis Enrique, non cerca scuse. “Le sconfitte non fortificano – le sue parole – E’ una sconfitta che lascia l’idea che ci sono avversari migliori di noi. Non c’e’ stata molta differenza, potevamo fare il 2-0 ma nella ripresa abbiamo faticato e il Real ha vinto meritatamente. Se abbiamo concesso delle occasioni e’ merito loro: la seconda rete e’ figlia di una strategia, la terza nasce da un errore nostro, i contropiedi ci hanno fatto male. Suarez? Non sono pentito di averlo schierato titolare, e’ andato meglio di quanto mi aspettassi“.

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