Hugo Campagnaro, ai margini dell’Inter con Mazzarri in panchina, ha ritrovato fiducia con l’avvento di Roberto Mancini
Hugo Campagnaro era il suo pupillo. Walter Mazzarri lo aveva voluto fortemente alla Sampdoria, lo aveva portato con sè a Napoli, fino a trascinarlo nella sua avventura all’Inter.
Le esperienze in blucerchiato ed in azzurro erano andate più che bene, ma in nerazzurro, dopo un inizio esaltante, Campagnaro non è fin qui riuscito ad esprimersi ed ha presto perso il posto da titolare lo scorso anno, per poi finire ai margini della rosa nell’attuale stagione.
Ma con l’arrivo di Mancini la situazione sembra essere cambiata: “il nuovo allenatore mi sta provando a destra. Io ho giocato tanto tempo centrale e ci sono delle diagonali diverse, devo correre di più ed impostare l’azione che comporta più rischi. Ci sono cambiamenti da imparare in fretta, lo ha già fatto in nazionale, ma giocando tutte le settimane a tre ti abitui a fare questo lavoro. Devo fare in fretta e lavorare al meglio, poi in campo andrà bene”.
Campagnaro spiega il motivo del fallimento di Mazzarri
Alla domanda specifica dei giornalisti Sky, riguardo i motivi del fallimento di Mazzarri, Campagnaro ha così risposto: “prima c’era troppa tensione. Quando non gira è normale. Quando non c’è tensione i calciatori non si esprimono al meglio, serviva cambiare subito. Abbiamo avuto anche qualche problemino dall’anno scorso per il fatto della nazionale. Le cose non andavano al meglio. Questo però non deve condizionare il giocatore che scende in campo, non mi dovevano condizionare, ma non ero tranquillo e non mi potevo esprimere al massimo. Adesso tutto è cambiato e speriamo di cominciare bene”.
