Caos attorno al Mondiale in Russia: l’Ucraina chiede il boicottaggio degli alleati

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Poroshenko: “penso che si debba valutare il boicottaggio”

Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ritiene che gli alleati dovrebbero valutare il boicottaggio della Coppa del Mondo di Calcio 2018, in Russia, se Mosca non richiamera’ le sue truppe dal territorio ucraino. Lo ha detto in un’intervista alla Bild. Secondo Poroshenko, il Calcio e la politica dovrebbero rimanere separati, ma questo non e’ possibile se la squadra di Donetsk, lo Shakhtar Donetsk, deve andare a giocare a 1.200 chilometri di distanza, perche’ in casa, la citta’ e’ occupata dai separatisti filorussi. “Penso che si debba valutare il boicottaggio: finche’ ci sono truppe russe a Donetsk, la Coppa del mondo in quel Paese e’ impensabile”. Il presidente ucraino, che e’ in visita ufficiale in Germania, ha aggiunto che chiedera’ al cancelliere tedesco, Angela Merkel, sanzioni piu’ severe alla Russia, e anche aiuti militari non letali per le truppe ucraine, in particolare giubbotti anti-proiettile. “Ne abbiamo bisogno per proteggerci e proteggere i nostri militari. Abbiamo bisogno di radar da ricognizione, droni, radio ed apparecchiature per la visione notturna. Ho intenzione di parlarne con il cancelliere. Non si tratta -ha sottolineato -di armi d’attacco: non vogliamo attaccare nessuno”. Il rischio del boicottaggio mette in ansia il calcio mondiale. A settembre, anche l’Ue aveva parlato di un possibile boicottaggio per spingere Putin a modificare la propria posizione sull’Ucraina.

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